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Così Basentini sponsorizzava D’Alessio per la Procura di Potenza

Sul Fatto Quotidiano i messaggi con Palamara e la delusione per la scelta di Francesco Curcio. L’ex capo del Dap avrebbe “preferito” il magistrato dell’inchiesta sul “modello Riace”

Pubblicato il: 23/05/2020 – 13:11
Così Basentini sponsorizzava D’Alessio per la Procura di Potenza

LAMEZIA TERME Francesco Basentini, ex direttore del Dap. nel gennaio del 2018 chattava con Luca Palamara alla vigilia della nomina del Procuratore capo di Potenza. Palamara è il magistrato al centro dello scandalo sulle nomine pilotate al Csm. L’inchiesta, concentrata sulla scelta del successo di Giovanni Pignatone alla Procura di Roma, è chiusa. E ora al Csm sono arrivati altri dialoghi, penalmente irrilevanti, che vedono Basentini, allora procuratore aggiunto a Potenza, impegnato a “suggerire” il nome di Luigi D’Alessio, procuratore di Locri che successivamente condurrà l’inchiesta sul “modello Riace”, come capo del proprio ufficio. Basentini, di area Unicost, preferirebbe non veder nominare il pm Francesco Curcio, poi effettivamente scelto dal Consiglio superiore della magistratura. Secondo quanto riporta il Fatto Quotidiano, Basentini chiedeva a Palamara di «fare qualcosa in favore di Luigi D’Alessio».

L’11 gennaio del 2018 alle 11 e 30 Basentini scrive a Palamara su whatsapp: «Luca, ho saputo che oggi la Comm. proporrà Curcio. ahimé… Non si riesce a fare proprio nulla per D’Alessio?». D’Alessio, è di area Md, procuratore capo di Locri dal 2013. E diverrà “famoso” 9 mesi dopo quando chiederà gli arresti domiciliari (poi revocati dai giudici) per il sindaco di Riace Mimmo Lucano. Quando Basentini scrive se si possa fare qualcosa per D’Alessio perché la commissione incarichi direttivi del Csm sta per proporre Curcio «ahimé», Palamara replica: «Sì purtroppo è così».
L’ex capo del Dap, sentito dal Fatto, spiega: «Con Curcio, che non conoscevo prima, ci ho lavorato purtroppo solo pochi mesi imparando a conoscere un’ottima persona e un miglior magistrato». Riguardo a D’Alessio, invece, il magistrato viene semplicemente tirato in ballo nei messaggi whatsapp da Basentini senza alcuna evidenza che fosse a conoscenza del tentativo dell’ex capo del Dap di “avvicinarlo” alla sede giudiziaria di Potenza.

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