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Crotone, arrivano i kit per i tamponi. Ma davanti all'ospedale si fa "festa" con assembramento

Collaudata la macchina per processare i test. Polemica nei confronti della direzione strategica dell’Asp per la partecipazione (in posa e senza mascherine) a una manifestazione di sostegno a medici…

Pubblicato il: 26/05/2020 – 16:53
Crotone, arrivano i kit per i tamponi. Ma davanti all'ospedale si fa "festa" con assembramento

di Gaetano Megna
CROTONE Sono arrivati 420 kit per processare i tamponi all’ospedale di Crotone. Stamattina si è anche proceduto a collaudare la macchina di ultima generazione, che era arrivata al “San Giovanni di Dio” la fine della scorsa settimana. Da oggi stesso si potrebbe iniziare l’attività per l’analisi dei tamponi. Occorrono però i tecnici di laboratorio, che hanno bisogno di un corso di formazione veloce. Tutto il personale addetto all’analisi dei tamponi per la ricerca del Covid-19 dovrà essere esclusivamente dedicato a questa attività. Il personale, infatti, dovrà indossare tute monouso, le altre protezioni individuali e le accortezze tecniche che usa il personale sanitario che viene direttamente a contatto con soggetti affetti da Covid-19. Secondo alcuni calcoli a Crotone potranno essere processati sino a 50 tamponi al giorno.
La situazione del contagio non è grave e probabilmente la macchina e i kit serviranno soprattutto in caso di ripresa della pandemia. Tutti gli scienziati parlano di una probabile ripartenza in autunno prossimo. Ovviamente 420 kit non sono sufficienti nemmeno per testare la situazione attuale, di quasi scomparsa del Covid. La direzione strategica dell’Asp pitagorica è chiamata ad approvvigionarsi dei Kit prima della ripartenza del virus.
Sempre la direzione strategica dovrebbe decidere quando far partire le attività ambulatoriali fermi dal momento che è iniziata la diffusione del virus. Ci sono malati che hanno patologie che richiedono il ricorso continuo alle attività ambulatoriali. Senza la riapertura degli ambulatori le patologie di molti pazienti potrebbero aggravarsi in maniera irreversibile. È stato dato il via libera a parrucchieri, estetiste e quant’altro e le strutture ambulatoriali anche dell’ospedale continuano a restare chiuse.
LA “FESTA” SENZA MASCHERINE Intanto a Crotone c’è una strisciante polemica nei confronti della direzione strategica dell’Asp pitagorica per la partecipazione ad una manifestazione, che si è tenuta domenica sera davanti all’ospedale cittadino. Una manifestazione, tenuta secondo quanto hanno detto gli organizzatori, per fare un applauso al personale sanitario impegnato nella guerra contro il Covid-19. Nel corso di questa iniziativa (erano presenti tra gli altri anche il direttore generale e sanitario dell’Asp, medici e infermieri) c’è stata una grande ammucchiata di persone. Proprio quelli che predicano e chiedono il distanziamento sociale si sono messi in posa (ammucchiati) per le foto di rito. Alcune foto li ritraggono anche con le mascherine abbassate. La movida sul lungomare può essere declassata a barzelletta, rispetto all’assembramento davanti all’ospedale.
Un applauso a chi si è impegnato nella lotta per sconfiggere il Covid-19 e non sono stati invitati né Maria Bernardi, responsabile delle Usca, e né Gaetano Mauro, che ha diretto il reparto Covid-19 dell’ospedale sino a quando il contagio non è quasi sparito (si è dimesso quando i ricoverati nel reparto erano ormai quasi nulli). A Crotone si racconta che questa iniziativa ha anche una finalità elettorale (a settembre dovrebbe votarsi per eleggere il sindaco di Crotone). Anche per questo motivo si punta il dito contro la direzione strategica. Ovviamente chi organizza ha il diritto di farlo, sono i rappresentanti delle istituzioni che dovrebbero stare più attenti. (redazione@corrierecal.it)

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