CATANZARO La filiera trasporti di Confapi Calabria legati al settore turistico sta inscenando un sit-in di protesta davanti la sede della Regione, a Catanzaro. Oltre 150 gli operatori arrivati a Catanzaro con una settantina di bus e una trentina di pulmini, parcheggiati nel piazzale antistante la Cittadella. La protesta nasce dal fatto che – hanno spiegato i vertici di Confapi – «i trasporti legati al turismo, cioè i bus ed Ncc che si occupano di gite scolastiche e viaggi, da ormai quasi tre sono completamente fermi a causa dell’emergenza coronavirus e hanno visto il loro fatturato azzerato, con un futuro poi ancora più incerto e preoccupante. Questo ovviamente comporterà il concreto rischio della perdita di centinania di posti di lavori e, a catena, potrà ripercuotersi anche su altri settori, visto che ai bus turistici sono legate anche altre figure professionali come guide e accompagnatori turistici, tour operator, officine specializzate, carrozzieri, assicurazioni e tutto l’indotto collegato».
Confapi chiede alle istituzioni, in particolare alla Regione Calabria, un sostegno economico al settore, sotto forma di contributi a fondo perduto per consentire la ripresa dell’attività, on alcune agevolazioni per superare l’attuale fermo e l’attuale situazione di crisi.
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