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Corigliano Rossano, Stasi replica alla Rsu: «Programmi già condivisi. Cercano visibilità?»

Il sindaco risponde uno per uno agli appunti mossi dalla Rappresentanza sindacale unitaria del comune. «Tentativi che rispondono a logiche mediatiche più che alla effettiva tutela dei diritti per i…

Pubblicato il: 28/05/2020 – 14:56
Corigliano Rossano, Stasi replica alla Rsu: «Programmi già condivisi. Cercano visibilità?»

CORIGLIANO ROSSANO Alle critiche subite dalla rappresentanza sindacale unitaria comunale, Flavio Stasi non ci sta. Anzi, alcune le accoglie, ma puntualizzando, altre a suo dire sono «inesatte». Nei giorni scorsi la rappresentanza sindacale interna era intervenuta per lamentare tutta una serie di rivendicazioni disattese e la «solita prevaricazione» subita negli anni.
Il sindaco di Corigliano Rossano, invece spiega che «con la Rappresentanza sindacale unitaria comunale si sono svolte nel corso di un anno di governo una serie di riunioni formali, oltre ad altre numerose riunioni informali, per confrontarci rispetto agli aspetti della riorganizzazione amministrativa oltre che affrontare le tematiche previste dal Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro».
«Non v’è alcun dubbio – aggiunge – che alcune delle criticità sottolineate da tale documento sono vere. Esse saranno oggetto, infatti, della riunione annuale sulla sicurezza convocata ormai dal 6 maggio scorso, quindi 48 ore dopo l’inizio della cosiddetta fase 2. Questa riunione si terrà venerdì 29 maggio e all’ordine del giorno riporta tutte le tematiche della sicurezza sollevate. Tra queste vi è anche ricollocazione in spazi idonei per il personale in servizio presso la sede di Palazzo Garopoli, che doveva avvenire molti anni or sono e di cui, invece, si sta occupando definitivamente solo questa Amministrazione Comunale. Come è noto, abbiamo già disposto gli opportuni accorgimenti a tutela della salute del personale».
Una parte delle considerazioni esposte dalla Rsu resta, però, «inesatta». «Già da settimane il nostro comune ha posto all’ingresso di ogni edificio i dispenser di igienizzante – replica il sindaco –ha provveduto ripetutamente e sta continuando a provvedere alla sanificazione di mezzi ed edifici, ha reso disponibili oltre ai dispositivi di protezione individuali anche le barriere para-fiato per gli uffici aperti al pubblico. Da qualche giorno abbiamo disposto, inoltre, l’installazione di altrettanti dispenser per ogni piano degli edifici comunali, oltre a nuove barriere alla luce del rientro dallo smart-working e della riapertura progressiva al pubblico degli uffici comunali».
Gli argomenti che deludono maggiormente Stasi, però, riguardano le misure generali di gestione ed organizzazione del personale. «Subito dopo l’insediamento – aggiunge – l’Esecutivo in carica ha effettuato tre semplicissime operazioni: aumento delle ore al personale dipendente part-time, attivazione della progressione orizzontale che mancava da quasi un decennio, stabilizzazione degli ex-Lsu Lpu».
Per il primo cittadino, «forse tutto questo per la Rsu era scontato, così come trovo inopportunamente scontati nelle polemiche mediatiche l’aumento delle ore del personale stabilizzato, che richiede invece uno sforzo economico molto significativo, e la riqualificazione del personale».
«Sorvoliamo, perché non è nostra intenzione entrare in polemica – risponde ancora Flavio Stasi – sulle “innovate procedure” a cui si fa riferimento, dal momento che l’unica novità sostanziale degli ultimi mesi in materia di progressioni verticali riguarda l’aumento dal 20 al 30 per cento delle nuove assunzioni, quindi ben poca cosa. Si tratta, invece, di una azione così importante e poco scontata, che una parte del personale la attende da decenni».
Il sindaco, poi, specifica che nelle tante riunioni che si sono tenute, «sia con le rappresentanze sindacali interne, sia con le territoriali, abbiamo sempre illustrato il lavoro certosino che si sta facendo tanto per l’aumento delle ore per gli stabilizzati quanto per dare la possibilità a tanto personale competente di progredire all’interno della macchina amministrativa. Questo lavoro, che richiede comunque valutazioni accurate in termini di sostenibilità finanziaria, e di tempi di applicazione, che deve per altro tener conto anche delle conseguenze dell’emergenza covid-19, lo stiamo portando avanti perché rientrano in una gestione efficiente del personale. In effetti anche noi avevamo creduto che i passaggi già consumati ed i contenuti già condivisi avrebbero garantito una collaborazione ampia o comunque, anche partendo da posizioni diverse, una interlocuzione proficua. Prendiamo atto del tentativo di spostare, invece, la discussione su un altro piano».
Un «piano» che evidentemente non piace al sindaco, pur definendolo come «tentativo legittimo», che, però, «forse risponde, anche alla luce dei tempi scelti, più a ragioni di visibilità mediatica che di effettiva tutela dei diritti, per i quali l’Amministrazione comunale ha già ampiamente condiviso i programmi prossimi ed ha già attuato misure importanti». (lu.la.)

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