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Crotone, scontro tra Rsu e il commissario: «Decisioni assunte unilateralmente»

I sindacati attaccano il prefetto Costantino sulla gestione dell’ente: «Diffuso malcontento per il clima di caccia alle streghe messo in campo»

Pubblicato il: 28/05/2020 – 18:19
Crotone, scontro tra Rsu e il commissario: «Decisioni assunte unilateralmente»

di Gaetano Megna
CROTONE La Rappresentanza sindacale unitaria del Comune di Crotone contesta il commissario prefettizio Tiziana Costantino. La Rsu elenca le presunte responsabilità del commissario in una durissima lettera indirizzata proprio alla Costantino. L’elenco delle contestazioni della Rsu parte dal fatto che «non esistono relazioni sindacali reali e fattivi in ordine ai processi amministrativi che l’ente assume, anche nei confronti del tessuto sociale cittadino».
Secondo la Rsu al Comune di Crotone, quindi, tutte le decisioni sono assunte unilateralmente dal commissario prefettizio e per questo viene meno la trasparenza. Lo scorso 15 maggio la Rsu ha fatto prevenire al commissario prefettizio la nota n 29065 con la quale veniva denunciato «un possibile conflitto di interesse del segretario generale dell’ente, Antonino Fortuna». Il presunto conflitto di interesse del segretario generale riguardava il suo ruolo di responsabile per la prevenzione della corruzione e della trasparenza, considerato che lo stesso segretario «è stato nominato dirigente di altri settori, esposti a fenomeni corruttivi». Nella risposta alla nota della Rsu, il commissario Costantino «non ha ancora adottato alcun provvedimento di nomina del responsabile per la prevenzione della corruzione e della trasparenza».
«Quindi – sottolinea la Rsu – dal 4 dicembre scorso, data di insediamento del commissario, il Comune di Crotone è sprovvisto della figura del responsabile per la prevenzione della corruzione e della trasparenza (Rpct), seppur l’ente sia stato investito da diverse inchieste di magistratura».
Le inchieste non riguardano l’attività del commissario prefettizio, perché sono partite prima del suo insediamento. Non è stata nominata la figura del responsabile anticorruzione e trasparenza, ma sul sito del Comune – sezione amministrativa trasparente – «è stato pubblicato un piano triennale per la prevenzione della corruzione e della trasparenza 2020/2022 approvato con la deliberazione del commissario prefettizio nelle sue funzioni di giunta comunale n 23 del 29 gennaio scorso». Il proponente del piano risulta essere il segretario generale. «Questo piano – si interroga la Rsu – deve essere considerato nullo perché manca il responsabile dell’anticorruzione?».
PATROCINIO LEGALE RICONOSCIUTO SOLO AD ALCUNI DIPENDENTI La Rsu contesta al commissario il fatto che «si usano due pesi e due misure» nei confronti dei dipendenti, che sono coinvolti nei procedimenti penali e sono stati destinatari di avvisi di garanzia. Secondo la Rsu il Comune ha deciso di concedere il patrocinio per alcuni per altri lo ha rifiutato. Si tratterebbe di una scelta discriminatoria priva di ogni logica.
LE RELAZIONI SINDACALI SONO FERME «Siamo a giungo e ancora non sono stati avviati i lavori per la contrattazione decentrata 2020, non è stato ancora costruito il fondo delle risorse decentrate e non sono stati liquidati tutti gli istituti contrattuali relativi all’annualità 2019». La contestazione sui mancati accordi che riguardano i benefici da riconoscere al personale dipendente è alta. Tra le altre cose si contesta anche il blocco del concorso per l’assunzione di 15 vigili urbani grazie al quale nelle casse comunali “sono stati introitati circa 18.000 euro” pagati dai concorrenti per potere partecipare al bando. Si contesta anche il non adeguato numero di dirigenti. Concludendo la Rsu scrive che, tra i dipendenti, «aleggia un diffuso malcontento per il clima di caccia alle streghe messe in campo» con la gestione commissariale «teso a voler per forza trovare colpevoli e responsabili di una disorganizzazione che risale alla notte dei tempi e per la quale, però, non si riscontra alcuna iniziativa per il cambiamento». (redazione@corrierecal.it)

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