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Le verifiche sui consiglieri e quel "silenzio assordante" del Comune di Lamezia

Dopo l’anticipazione del Corriere della Calabria sono scattate le verifiche interne. E intanto dall’amministrazione Mascaro ancora nessun commento ufficiale. Bocche cucite e il “disordine amministr…

Pubblicato il: 29/05/2020 – 21:28
Le verifiche sui consiglieri e quel "silenzio assordante" del Comune di Lamezia

di Giorgio Curcio
LAMEZIA TERME
Una calma apparente che nasconde, al contrario, il fermento che da quasi una settimana agita le stanze del Comune di Lamezia Terme. Ovvero da quando è emersa la vicenda legata alla possibilità che uno o più componenti del Consiglio comunale possano essere incompatibili con il proprio ruolo. Bocche cucite, finora, ma le molte chat di WhatsApp pare siano più che roventi, quasi a tradire la totale assenza di comunicati o note ufficiali dall’amministrazione.
I SILENZI Dopo l’anticipazione del Corriere della Calabria, sono scattate quasi automaticamente le verifiche e la consegna “a mano” di un documento informativo direttamente ai consiglieri. Ma toccherà agli uffici competenti portare avanti tutte le verifiche del caso, esaminare dettagliatamente le autocertificazioni rese dai 24 consiglieri e incrociarle con la documentazione e gli archivi comunali. Ma intanto i dubbi restano.  Fra gli addetti ai lavori degli uffici comunali, infatti, in tanti sapevano o sospettavano già da dicembre (come certificano mail e comunicazioni interne) ma a quanto pare nessuno si è mosso concretamente. Almeno finora.
CONTROLLI MANCATI Il cambio di tre segretari generali e una pandemia non possono ad esempio giustificare i mancati controlli su eventuali posizioni debitorie nei confronti della municipalizzata dell’Ente lametino, la Multiservizi spa  (così come avevamo anticipato qualche giorno fa). E tra verifiche di IMU, TASI E TARI, la tensione ore è molto alta e le ipotesi molteplici. C’è ad esempio chi aveva già chiesto la rateizzazione delle pendenze, ma è ancora da chiarire se le eventuali rateizzazioni siano state indicate nelle autocertificazioni. Ma non è tutto: altre sorprese potrebbero arrivare da eventuali posizioni debitore, nei confronti dell’Ente, dei coniugi dei consiglieri che potrebbe gravare sul loro quadro di compatibilità.
I RISCHI Un quadro insomma ancora a tinte fosche ma è ancora troppo presto per arrivare a delineare quello che sarà il futuro. Dietro l’angolo c’è quel “disordine amministrativo” che già in passato ha fatto tremare (e collassare) il Comune lametino, e la possibilità che per far chiarezza sull’intricato puzzle possa intervenire la Prefettura. Un rischio che nessuno vuole correre e che la città di Lamezia non può permettersi. Una città che, dopo due anni di commissariamento, necessita e pretende molto di più. E magari anche qualche chiarimento. (redazione@corrierecal.it)

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