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Truffa da 74mila euro e abusi edilizi per l'agriturismo, denunciato il sindaco di Cosoleto – VIDEO

Sequestrate dai carabinieri dei Nas “Casa Gioffrè” e altre proprietà immobiliari. Denunciati, per l’assenza di controlli ex vice sindaco e tecnico del Comune. Carte false alla Regione per ottenere …

Pubblicato il: 30/05/2020 – 9:16
Truffa da 74mila euro e abusi edilizi per l'agriturismo, denunciato il sindaco di Cosoleto – VIDEO

COSOLETO Nella giornata del 27 maggio 2020, il Nas dei carabinieri, in collaborazione con la Compagnia Carabinieri di Palmi e coordinati dalla Procura della Repubblica di Palmi, ha proceduto al sequestro dell’agriturismo “Casa Gioffrè”, nel comune di Cosoleto. Il proprietario della struttura è l’attuale sindaco del Comune, Antonino Gioffrè. I militari hanno, inoltre, sequestrato proprietà immobiliari fino alla concorrenza di una presunta truffa da 74.974 euro.
Antonino Gioffrè, Giuseppe Modafferi e Giuseppe Toscano sono accusati in concorso del reato di abuso di ufficio «perché, Toscano, in qualità di istruttore del procedimento amministrativo, Modafferi, nella qualità di vicesindaco del Comune di Cosoleto e firmatario dell’atto, in concorso morale e materiale con Gioffrè, nella qualità formale di responsabile del procedimento Suap Comune di Cosoleto nonché di soggetto interessato e beneficiario, omettendo di astenersi in presenza di un interesse proprio (di Gioffrè), comunque in violazione di legge e di regolamento», non avrebbero eseguito l’istruttoria relativa alla Scia presentata da Gioffrè in merito all’immobile, da destinare ad attività di agriturismo. “Casa Gioffrè”, dunque, sarebbe sorta in violazione delle norme regionali sull’attività agrituristica e quelle sulla ristorazione, «procurando con tale condotta un ingiusto vantaggio patrimoniale» al proprietario, «consistito nella conclusione del procedimento e nell’emissione dell’attestazione di regolarità della Scia», consentendo così l’apertura dell’attività. Ad Antonino Gioffrè vengono contestati anche «reiterati abusi edilizi eseguiti all’interno» dell’agriturismo e anche il reato di di truffa aggravata «poiché con artifici e raggiri consistiti nell’avere presentato al Dipartimento Agricoltura Foreste e Forestazione di Catanzaro, della Regione Calabria, una serie di documentazione palesemente falsa, otteneva fraudolentemente con tale condotta la somma di 74.934,73 per la realizzazione dell’agriturismo».

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