CATANZARO Prime reazioni e prime “minacce” ufficiali alla Regione dopo la nomina del coordinatore dell’Avvocatura, avvenuta – sulla base di una legge approvata nell’aprile 2015 – senza avviso pubblico né selezione. A chiedere la cancellazione del decreto della presidente Jole Santelli è il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Catanzaro che, a tutela dei propri iscritti, ha inoltrato alla Regione Calabria una «diffida con invito all’annullamento del decreto del Presidente della Giunta regionale numero 80 del 27.5.2020 avente quale oggetto “Nomina Coordinatore dell’Avvocatura regionale”, per palese e radicale illegittimità dell’atto di nomina assunto». La scelta è ricaduta su Maria Maddalena Giungato, avvocato cassazionista di origini cosentine, che esercita la propria attività a Roma.
LA DIFFIDA «Il Decreto n° 80/2015 – si legge nella diffida – rende concreta la figura sintomatica più grave ed estrema dell’eccesso di potere, vale a dire lo sviamento di potere quale esercizio della discrezionalità amministrativa al di fuori della legalità dei fini stabiliti dal legislatore».
«Pertanto – conclude l’Ordine degli Avvocati nel documento – l’invito che il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Catanzaro Le rivolge con vigore e fermezza è quello di annullare nell’immediato, senza indugio alcuno, il Decreto n° 80/2016 per evidente sua illegittimità. Diversamente, la gravità della lesione normativa perpetrata, direttamente incidente sulla posizione qualificata e differenziata di ciascun iscritto al Coa di Catanzaro in possesso dei requisiti richiesti dall’art. 10 della LR n° 7/1996, imporrebbe una immediata impugnazione giudiziale del Decreto n° 80/2020».
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