REGGIO CALABRIA La nuova Commissione omnibus? Sostanzialmente inutile. Il caso vitalizi? Un colpo di mano senza reale condivisione del provvedimento tra maggioranza e opposizione. Le attività del consiglio regionale? Sostanzialmente ferme. Nicola Irto, ex presidente dell’assemblea di Palazzo Campanella, analizza ai microfoni del talk 20.20 – in onda lunedì sera sull’AltroCorriere Tv, canale 211 del digitale terrestre – il delicato momento della politica regionale. Tra gli equilibri politici da definire per la coalizione di governo e la figuraccia sull’estensione dei vitalizi, c’è molto da rivedere secondo il consigliere reggino del Partito democratico.
Rispetto ai vitalizi, Irto rileva che «il percorso seguito con l’approvazione della legge il 26 maggio non è condiviso con quello che abbiamo fatto un anno fa, quando siamo intervenuti sui passati vitalizi, andando a prelevare un pezzo degli assegni e intervenendo con il passaggio al sistema contributivo. Quella storia – spiega Irto – ci ha portato un anno fa a un risparmio di circa un milione e mezzo di euro l’anno, in un contesto che io avevo costruito all’interno della conferenza dei presidenti delle assemblee legislative italiana. Andando a modificare quell’impostazione, ci si è posti al di fuori del quadro legislativo. È un stato un percorso di assoluta superficialità. Al di là dell’opportunità c’è proprio un problema di fattibilità tecnica dell’atto. Bene si farà ad abrogare la norma».
Per l’ex presidente del consiglio regionale è urgente incardinare le commissioni, «perché il loro lavoro è fondamentale anche per scremare i provvedimenti che poi arrivano in Consiglio. Se ci fossero state le commissioni, l’ultimo scivolone non ci sarebbe stato. Spero che le settimane perse si possano recuperare velocemente perché l’attività legislativa è completamente ferme. Io stesso ho presentato un progetto di legge che ritengo straordinario che offre alla giunta la possibilità di avere più potere di controllo sulle donazioni in sanità. Tema attualissimo, perché ci sono ancora molte donazioni alle nostre aziende sanitarie ma non c’è tracciabilità, non c’è trasparenza. E il progetto di legge è fermo lì, non si può discutere».
Sulla nuova commissione omnibus, che assomma varia competenze tra le quali Turismo e Agricoltura, Irto ricorda di aver votato «contro, come avevo dichiarato durante le conferenza dei capigruppo. I temi erano già inseriti in altre commissioni. Poi sull’Agricoltura serve un’attività legislativa ma c’è un’attività gestionale, per questo era accorpata storicamente alla commissione Bilancio. È una scelta della maggioranza, se ne assumeranno la responsabilità. Ora però devono portare risultati, perché le commissioni non possono discutere del nulla, devono discutere dei progetti di legge e licenziare provvedimenti. Vedremo quanto lavorerà il nuovo organismo».
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