CATANZARO Nella consueta cornice di Piazza Matteotti la città di Catanzaro ha celebrato la Festa della Repubblica con una sobria cerimonia organizzata dalla Prefettura. Una celebrazione particolarmente sentita e suggestiva, quest’anno, perché caratterizzata dall’emergenza coronavirus, che ha anche imposto l’osservanza delle misure di distanziamento e delle altre prescrizioni anti-Covid-19.
La cerimonia non ha registrato il solito passaggio dei reparti in rassegna, ma per il resto ha seguito il classico protocollo, con l’alzabandiera, la deposizione della corona di fiori al monumento dei caduti e la lettura del messaggio del presidente della Repubblica da parte del prefetto Ferrandino.
Ferrandino è partita proprio dalle parole del presidente della Repubblica per lanciare un messaggio ai cittadini, «le parole unità, responsabilità e coesione, parole che – ha detto il prefetto di Catanzaro – costituiscono uno stimolo e un impegno per tutti noi per andare avanti in questa fase comunque difficile. Un saluto particolare poi lo faccio a tutti gli studenti, che in genere ci accompagnano in questa giornata nella deposizione della corona ma per i noti motivi non ci sono: a loro va un pensiero speciale». Ferrandino ha poi rivolto un particolare apprezzamento ai calabresi, che hanno tenuto in questi mesi di lockdown «un comportamento davvero eccellente». Alla cerimonia per la celebrazione del 2 giugno hanno partecipato rappresentanti di tutte le istituzioni del territorio, dal sindaco di Catanzaro Sergio Abramo all’assessore regionale al Bilancio Franco Talarico, l’arcivescovo metropolita monsignor Vincenzo Bertolone, parlamentari e vertici delle forze dell’ordine.
x
x