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Cassano, Francesco Elia giustiziato da 4 colpi di kalashnikov. Era il figlio del boss Alfredo – VIDEO

L’uomo 40enne proprietario di un’azienda agricola, si trovava in compagnia di un ragazzo di origini rumene rimasto gravemente ferito. Il padre della vittima fu ucciso nel 1992 in un agguato. Indaga…

Pubblicato il: 03/06/2020 – 9:26
Cassano, Francesco Elia giustiziato da 4 colpi di kalashnikov. Era il figlio del boss Alfredo – VIDEO

CASSANO ALLO IONIO Un ritorno alla normalità dopo mesi di chiusura a causa della pandemia bagnato dal sangue. Francesco Elia 40enne imprenditore agricolo, è rimasto ucciso all’alba di oggi mentre un altro uomo di origini rumene è gravemente ferito e si trova ricoverato all’ospedale di Cosenza dove è stato trasportato dall’elisoccorso. Entrambi sono stati vittime di un agguato in una zona agricola sita in località Caccianova, nel comune di Cassano allo Ionio.
LA DINAMICA Ha tentato di sfuggire ai sicari ma non ha avuto scampo Francesco Elia. L’uomo è stato raggiunto da 4 colpi di kalashnikov, due dei quali lo hanno attinto alla testa, uno all’addome e un altro alla gamba destra. Contro l’operaio romeno che era con lui, di 40 anni, rimasto ferito gravemente, sono stati sparati un colpo al petto e, di striscio, un altro al braccio. In tutto, i due o più sicari che hanno portato a termine l’agguato hanno esploso una trentina di colpi.
Al momento dell’agguato, secondo quanto ricostruito, Elia era alla guida di una Fiat Panda di colore bianco, al suo fianco il quarantenne, quando a un certo punto la vettura su cui viaggiavano i sicari, un’Alfa 147, avrebbe tagliato la strada all’utilitaria, bloccandola. Gli esecutori hanno iniziato a sparare contro la vittima che ha tentato invano di sfuggire all’agguato. Il corpo di Elia è stato trovato, infatti, dietro la Panda. La 147 usata dai killer è stata ritrovata carbonizzata a pochi chilometri dal luogo dell’agguato. La salma di Francesco Elia è stata trasportata nell’obitorio del cimitero di Cassano in attesa che la Procura della Repubblica del Tribunale di Castrovillari disponga l’esame autoptico.

I carabinieri sulla scena del delitto

La vittima era nota alle forze dell’ordine. Fu tra le persone coinvolte nell’operazione “Omnia 1” (conclusosi con un’assoluzione nei suoi confronti) e suo padre Alfredo Elia, subì la stessa sorte negli anni 92. A marzo di quell’anno, infatti, Alfredo Elia venne ucciso assieme a Domenico Schifini in quella che gli inquirenti considerano una vendetta per l’omicidio del fratello di Leonardo Portoraro, il boss ucciso nel giugno 2018 a Villapiana nei pressi di un lido. Del delitto odierno, in base a quanto è stato potuto apprendere, i due sono stati raggiunti alle prime luci dell’alba nell’azienda agricola di proprietà dell’Elia dove persone, ignote per il momento, hanno attentato alla loro vita a colpi di kalashnikov.
Sul posto sono subito arrivati, appena allertati, i carabinieri di Cassano allo Ionio e i medici del 118 allertati. Sull’omicidio indagano i carabinieri di Corigliano diretti dal capitano Cesare Calascibetta. Per il momento l’intero fascicolo d’indagine è nelle mani del pm Daniela Draetta, sostituto procuratore negli uffici giudiziari di Castrovillari ma considerata la situazione non è da escludere che tutto passi ai magistrati in forza alla Dda di Catanzaro. Il fatto di sangue sembrerebbe essere riconducibile a dinamiche criminali circoscritte al territorio della Sibaritide. (mi.pr.) (foto e video lu.la.)

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