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Rubati mezzi agricoli alla Cooperativa "Casa del Sole"

I ladri hanno portato via un trattore del valore di 24 mila euro e altri mezzi che servivano per realizzare un’azienda agricola per il reinserimento di ex tossicodipendenti ed ex alcolisti

Pubblicato il: 04/06/2020 – 16:23
Rubati mezzi agricoli alla Cooperativa "Casa del Sole"

REGGIO CALABRIA «Farabutti. Maledetti farabutti. Dopo la cooperativa Terre Grecaniche di Palizzi, un’altra nostra cooperativa sociale subisce il furto di macchinari e attrezzature agricole. La Casa di Myriam è impegnata da anni, a Reggio Calabria, nel recupero e nel reinserimento lavorativo di ragazzi a rischio di esclusione sociale. I macchinari servivano non tanto per coltivare la terra, quanto la speranza di un futuro diverso per quei ragazzi. Farabutti, insieme a quei macchinari avete rubato i loro sogni. Ma non ci fermerete. Non ce la toglierete mai la voglia di cambiare questa terra, di renderla migliore. Gli daremo una mano a Giovanni, ricompreremo tutto. E continueremo a sognare. Consorzio Macramè». Con questo annuncio a firma del più grande consorzio sociale della Calabria, Macramè ha dato notizia del furto subito in nottata dalla “Casa del Sole” di Gallina, struttura che da 35 anni si occupa del recupero di persone dal tunnel della tossicodipendenza e dell’alcolismo.
La Casa di Myriam infatti è un’iniziativa della Casa del Sole, che sempre a Gallina poco distante dalla sede principale ha comperato un’altra struttura circa 5 anni fa, per realizzare un’azienda agricola per il reinserimento dei suoi ospiti e la ristrutturazione dell’immobile per creare altri 8 posti letto. I ladri hanno forzato una porta, il garage e due lucchetti e hanno razziato a man bassa: un trattore Goldoni 3050 nuovo, una fresa del trattore, una motozappa modello Grillo, un elettroscuotitore, un’elettropompa, un decespugliatore, una motosega e altre minuterie. Complessivamente un danno superiore a 30 mila euro, solo il trattore – l’unico ad essere assicurato e che la Cooperativa stava ancora ripagando con rate che non avevano ancora raggiunto la metà della spesa – vale 24 mila euro. Il furto è stato denunciato ai Carabinieri della Stazione di Gallina.
SOLIDARIETÀ DI FALCOMATÀ Solidarietà a Rosa Calabrò (presidente della Cooperativa e responsabile della comunità è Giuseppe Di Costanzo, Rosa Calabrò è la responsabile del programma terapeutico ndr) e ai soci della Cooperativa “La Casa del Sole” è stata espressa dal sindaco metropolitano Giuseppe Falcomatà. La cooperativa, presente in Città da ben 35 anni, è stata vittima la notte scorsa del furto di alcuni mezzi agricoli. «È stato un atto vile, ignobile – ha commentato il sindaco – mi chiedo come si possa pensare di danneggiare in questo modo chi si spende quotidianamente per il bene della comunità, operando nel sociale con cura e dedizione. Alla Casa del Sole esprimo la vicinanza delle istituzioni, nella certezza che chi ha compiuto questo gesto possa essere presto assicurato alla giustizia».
LEGACOOP CALABRIA «Apprendere della notizia del furto dei mezzi agricoli nella de della comunità terapeutica ‘La Casa del Sole’ di Reggio Calabria ci riempie di rabbia e amarezza. La rabbia è quella dettata dall’impotenza non riuscire a mettere freno ad ignobili atti di questo genere che si ripetono soprattutto ai danni di chi lavora onestamente, amarezza perché a farne le spese sono ancora una volta i più deboli». E’ quanto afferma il presidente di Legacoop Calabria, Lorenzo Sibio nell’apprendere del furto all’azienda agricola gestita dalla cooperativa sociale ‘La Casa del sole’ di Reggio Calabria.
«Quei mezzi, infatti, erano destinati ai pazienti svantaggiati protagonisti di un progetto di re-inserimento lavorativo – afferma ancora il presidente Sibio – la solidarietà che vogliamo esprimere come Legacoop Calabria vuole essere un simbolico segno di vicinanza a chi ha fatto del sociale una scelta di vita e merita un’attenzione concreta maggiore. Parliamo di un’azienda che opera sul territorio da 35 anni, dà da vivere a 15 dipendenti e soprattutto la speranza di una normalità che sostiene le famiglie delle persone che nei percorsi educativi della comunità hanno riscoperto la gioia di una quotidianità diversa. A Rosa Calabrò, responsabile della comunità, chiediamo di non mollare, di credere ancora in questo sogno, faremo di tutto per non sostenerli e non farci cedere alla rassegnazione». (f.p.)

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