COSENZA «Le sottoscritte organizzazioni sindacali dell’Asp di Cosenza stigmatizzano la decisione del commissario ad acta generale Saverio Cotticelli di nominare “direttore generale facente funzioni” della nostra Asp l’individuato direttore amministrativo della stessa (Giampaolo Grippa, ndr), nominato “sulla spada” dall’odierno dimissionario Commissario straordinario ad interim (Giuseppe Zuccatelli, ndr). Una situazione, questa, che sfiora il grottesco. Che appare una strategia artata, funzionale all’occupazione stabile della più grande azienda sanitaria della Calabria, attraverso l’adozione di atti che appaiono gli strumenti di un unico puzzle, che disegna la distruzione definitiva della sanità cosentina». Sul piede di guerra le sigle sindacali Anaao Assomed – Cimo – Fassid – Aaroi Emac – Fvm – Fesmed – Federazione Cisl medici -Sumai – Uil Fpl. Con una nota a mezzo stampa invitano il governatore Iole Santelli di nominare al vertice dell’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza un componente delle «professionalità e competenze locali», visti i danni arrecati alla sanità bruzia dai commissari che si sono succeduti. «Dal gennaio 2019 – prosegue la nota –, tutte le determinazioni assunte, con originale estemporaneità, dalla struttura commissariale hanno, infatti, paralizzato la gestione dell’Asp di Cosenza, inficiando ogni programmazione delle sue attività. Un andirivieni di nomi e nomine, ad iniziare da quello (oggi agli arresti domiciliari) (Antonino Candela, ndr), proposte dall’ex ministra Grillo, senza la chiara individuazione delle competenze necessarie e delle ineludibili conoscenze della Calabria e dei calabresi, costretti da anni a inenarrabili sofferenze da una politica incapace a risolverle. Il seguito non è stato, comunque, dei migliori! Alla nomina di una commercialista romana (Daniela Saitta, ndr) con figlia a carico da sistemare e consulenti al seguito, ritiratasi in buon ordine, è seguito il dimissionario Commissario ad interim. A quest’ultimo sono stati programmati solo cento giorni di reggenza, appena sufficienti per nominare due omologhi Agenas, tra i quali il suo “successore” di oggi, bypassando gli obblighi di legge, e gestire – prevalentemente dall’Emilia – l’emergenza da Covid-19, che ha graziato fortunatamente la Calabria. Un susseguirsi di accaduti che sta facendo pagare ai cittadini della nostra provincia il massimo del disservizio in tema di tutela della salute, così come sono abbandonati a se stessi ad affrontare anche i rischi del momento. Da parte nostra, non tolleriamo più che gli operatori sanitari dell’Asp di Cosenza diventino il terminale e le vittime di un malessere determinato dalla prolungata situazione di precarietà istituzionale. Ci appelliamo al buonsenso del presidente della Regione al quale, ad oltre un anno dalla promulgazione dello scellerato “ Decreto Calabria ” (oggi onestamente criticato anche da chi lo sostenne), spetta l’onere e l’obbligo di nominare i vertici aziendali delle Aziende del servizio sanitario regionale. Auspichiamo che l’ampio consenso tributatole dalle urne dai Calabresi, la indirizzino orgogliosamente verso scelte di professionalità e competenze locali (tra l’altro ampiamente in possesso dei requisiti previsti dalla norma e che non ci pare siano in possesso dei soggetti inviati nelle pregresse esperienze nel capoluogo bruzio!) Esiste un albo nazionale degli idonei alle funzioni di direttore generale delle Aziende sanitarie, se ne faccia con trasparenza uso! Se altri sono a “zero titoli ” assumendo dinamiche atte ad impaludare ancora la sanità calabrese nelle secche del commissariamento, che cambino rotta e sbarchino verso altri lidi: i calabresi hanno già dato! Confidando anche nella comprensione del Commissario ad acta il cui ruolo primario resta quello di traghettare la sanità calabrese verso una normalità ormai dimenticata. Non si continui a mortificare il territorio e non si sia complici inerti di situazioni che a ricaduta comportano estremo disagio in primis per la popolazione assistita e poi per gli operatori sanitari. Invitiamo il presidente Santelli a provvedere tempestivamente a rendere stabili i precari equilibri assistenziali della nostra Azienda sanitaria provinciale. Il tempo è scaduto governatore, ne prenda atto e compia le dovute scelte urgenti!»
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