LAMEZIA TERME Commercio, Lavoro, Turismo e Riace. Saranno questi i temi affrontati durante la puntata di questa sera del talk “20.20”, prodotto dal Corriere della Calabria e da L’Altro Corriere Tv. Ospiti di Danilo Monteleone e Ugo Floro, Klaus Algieri, presidente di Confcommercio Calabria, il segretario della Cgil regionale Angelo Sposato, il presidente della sezione Turismo di Unindustria Calabria Demetrio Metallo ed l’ex sindaco di Riace, Mimmo Lucano.
Klaus Algieri non le manderà a dire nell’accusare pesantemente l’apparato burocratico del Paese e della Regione. Partendo dall’indagine di Confcommercio secondo cui le imprese con maggiore difficoltà sono quelle dedite alla ristorazione, Algieri spiegherà che i problemi nascono «quando manca la liquidità, perché il rischio è di finire nel vortice del malaffare».
«Gli strumenti messi in campo per risolvere i problemi ci sono – aggiungerà il presidente di Confcommercio Calabria – come la cassa integrazione, anche se le difficoltà del decreto liquidità sono evidenti perché sia la Regione che il Governo tardano ad erogare i contributi. Ebbene, pur essendoci una grande volontà politica di risolvere i problemi, poi ci si deve scontrare con la burocrazia che rallenta tutto e che – accusa – pesa più della delinquenza. La volontà politica, dunque, cozza contro la burocrazia». Algieri, quindi, lancerà anche una proposta-provocazione: «Basterebbe andare a leggere le delibere e notare le cinque pagine di “visto gli articoli…” per comprendere lo scaricabarile a cui giocano i burocrati che vogliono liberarsi da ogni responsabilità. Ed allora che si metta mano alle performance, perché i dirigenti della Regione sono pagati proprio per assumersi quelle responsabilità. Se non raggiungono l’obiettivo che si agisca di conseguenza».
Klaus Algieri rincarerà la dose sul saldo fra le aziende che saranno costrette a chiudere i battenti: «Al 30 giugno vedremo. Ci sono aziende che erano in crisi prima dell’emergenza sanitaria e quelle che sono state oberate dai problemi, durante. Queste ultime si sono già messe in discussione e di certo non aspetteranno 2mila euro dalla Regione o 10mila dallo Stato perché hanno avuto la forza di indebitarsi per ripartire. Proprio su queste aziende bisogna puntare mentre qualcun’altra, com’è normale, chiuderà. Lo sapremo a luglio. Di certo è meglio chiudere battenti piuttosto che finire nella morsa della ’ndrangheta».
L’appuntamento è per le 21 su L’Altro Corriere Tv (canale 211 del digitale terrestre)
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