CATANZARO Prima seduta della Giunta delle elezioni del Consiglio regionale, che ha avviato l’esame delle eventuali situazioni di ineleggibilità e di incompatibilità dei consiglieri regionali eletti ormai oltre quattro mesi fa. Il dato di sintesi emerso al termine della seduta dell’organismo, presieduto da Giuseppe Neri di Fratelli d’Italia è che sono tre le posizioni “sub judice” per le quali ci sono diffide e contestazioni dell’elezione: quelle di Pietro Molinaro (Lega) e dei “meloniani” Domenico Creazzo (peraltro al momento sospeso perché coinvolto in un’inchiesta della Dda – “Eyphemos” – di Reggio Calabria subito dopo le elezioni) e del vicepresidente dell’Assemblea, Luca Morrone. Ai tre, come da prassi, sono stati assegnati 5 giorno per presentare controdeduzioni e documenti “difensivi”. Contro l’elezione di Molinaro si è schierato Luigi Novello (primo dei non eletti nella lista dei salviniani a Cosenza), Novello contesta una presunta incompatibilità di Molinaro per il fatto di non aver presentato nei termini di legge le dimissioni da alcun incarichi ricoperti all’Ars e al Cnel. Quanto a Creazzo nei suoi confronti a muovere la contestazione è Raffaele Sainato (peraltro subentrato in Consiglio allo stesso Creazzo dopo il suo coinvolgimento in “Eyphemos”); Sainato ha chiesto la decadenza di Creazzo perché quest’ultimo si sarebbe dimesso dal vertice del Parco nazionale dell’Aspromonte oltre i termini previsti dalla legge per potersi candidare. Infine, l’ultima posizione “a rischio” è quella di Luca Morrone, al quale è contestata una presunta incompatibilità per essersi dimesso da una società accreditata dal Servizio sanitario regionale anche qui oltre i termini consentiti dalla legge per candidarsi alle Regionali. Entro 5 giorni, quindi, i tre potranno chiarire la loro posizione. Per tutti gli altri inquilini di Palazzo Campanella, invece, nessuna contestazione alla loro elezione è emersa in sede di Giunta delle elezioni. (c.ant.)
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