LAMEZIA TERME «Con la seconda tornata di pagamenti della cassa integrazione in deroga pare che la situazione stia definitivamente migliorando. C’è comunque un sistema troppo farraginoso, con le procedure che molte imprese non sono riuscite a completare. Come il modello SR 41, mandato due volte e spesso incompleto. Ci sono però migliaia di lavoratori calabresi che aspettano da mesi la cassa integrazione e il rischio è quello di creare un enorme disagio sociale. Bisogna perciò accelerare». A parlare è Angelo Sposato, segretario regionale della Cgil, intervenuto ieri nel corso di “20.20”, talk de L’altro Corriere Tv condotto da Danilo Monteleone e Ugo Floro. Il tema è quello legato all’emergenza coronavirus e alla (lenta) ripresa. «E’ chiaro che la mole di pratiche presentate all’Inps – ha detto Sposato – erano davvero elevate e dunque è ragionevole registrare qualche imprevisto. Speriamo solo che con la seconda tornata di pagamenti non accada più quanto visto nei mesi scorsi».
«In questo momento però la cosa più importante – ha detto ancora il segretario della Cgil Calabria – è riconoscere i diritti dei lavoratori. Il tema del lavoro precario e sommerso esisteva già prima dell’emergenza. Anche prima lo stipendio medio dei lavoratori del terziario era attorno ai 4/500 euro. Intanto ora bisogna dare la cassa integrazione ai lavoratori così per come viene stabilita. Paradossalmente potrebbe essere una fase di ripresa per la Calabria, a condizione però che si parta dalla sicurezza sul posto di lavoro e dalle politiche di sostegno alle impresa che meritano davvero e non finanziamento a pioggia per tutti».
Ma il segretario Angelo Sposato pensa già al futuro e a quella che può essere definita una nuova stagione per la Calabria: «Adesso abbiamo avuto una strategia difensiva a causa dell’emergenza. Ora c’è la fase strategica, spendere il Mes, il Recovery Fund e tutti gli strumenti finanziari dati anche alla Regione dall’Europa. Possiamo mettere in piedi una serie di interventi strutturali fondamentali, a condizione che si faccia un confronto con le parti sociali. E’ un momento importante per la Regione e la Giunta perché davanti a sé ha due scelte: il confronto con il mondo economico e sociale oppure continuare a fare ciò che ha fatto la giunta precedente, andare avanti cioè da soli. In questo momento bisogna attivare un grande progetto strategico di rilancio per la Calabria, abbiamo proposto un patto per il lavoro e lo sviluppo. Noi siamo pronti, a condizione che si faccia sul serio».
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