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Covid-19, la Regione: condizioni favorevoli per l’estate in Calabria

Il periodico report del Dipartimento Tutela della Salute certifica il netto decremento del contagio, dallo “svuotamento” delle terapie intensive al valore di “replicazione” ormai pari allo zero

Pubblicato il: 09/06/2020 – 11:21
Covid-19, la Regione: condizioni favorevoli per l’estate in Calabria

CATANZARO «La Calabria si avvia alla stagione estiva in condizione epidemiologiche favorevoli, pur dovendosi, in presenza di focolai attivi in Italia e all’estero, mantenere sempre elevato il livello di attenzione e di aderenza alle norme di prevenzione, igiene e distanziamento interpersonale, al fine di evitare eventuali recrudescenze epidemiche collegate agli spostamenti delle persone fisiche». Lo evidenzia il Dipartimento regionale Tutela della Salute nella presentazione dell’ultimo report epidemiologico settimanale sull’emergenza Coronavirus in Calabria. L’ultimo report prende in considerazione il periodo dal 29 febbraio al 31 maggio.
I DATI Nel report, in primo luogo, si rileva che «prosegue il netto decremento nel numero dei casi dimessi/guariti (+131), rispetto al solo nuovo caso confermato (+1)» dal 24 al 31 maggio. Si precisa poi che «dal 6 al 19 maggio sono stati processati tamponi all’arrivo nel territorio regionale (autostrade, aeroporti, stazioni treni) su 5114 cittadini residenti in Calabria provenienti da altre Regioni e, di questi, 15 sono risultati positivi al test (che rappresentano circa la metà del totale dei casi confermati, pari a 32, individuati nello stesso periodo). La nuova ondata dei rientri, consentita per i residenti dal 4 maggio 2020, ha contribuito in modo preponderante anche ad aumentare il numero dei soggetti posti in quarantena precauzionale». Inoltre – spiega il Dipartimento Tutela della Salute – «nel raffronto tra i valori registrati alle date del 24 e del 31 maggio, l’incremento nel numero dei deceduti (+1), è nettamente inferiore all’incremento nel numero dei soggetti guariti (+131)»
L’ANDAMENTO DELL’EPIDEMIA Alla data del 31 maggio – riporta l’analisi regionale – «i casi confermati risultano essere 1158. La percentuale dei casi positivi rispetto al totale dei soggetti testati ha raggiunto un massimo il 16 marzo (10,9%), per poi decrescere, in modo più marcato, dal 28 marzo, fino ad arrivare all’1,70% (1158 casi confermati su 68015 soggetti testati) il 31 maggio». Quanto alla percentuale di nuovi casi confermati giorno/nuovi tamponi giorno, «nel periodo di osservazione il valore più alto (844 casi) è stato raggiunto in data 19 aprile. Alla data del 31 maggio i casi attivi risultano essere 144. Il decremento in termini percentuali – dal 19 aprile al 31 maggio – risulta infatti del 82,9%». In linea generale – osserva il Dipartimento Tutela della Salute della Regione – «i dati indicano che in Calabria i casi sono aumentati in modo simil-esponenziale fino al 27 marzo. A partire da tale data si evidenza un decremento fino al 5 maggio. A partire dal 6 maggio, si osserva un nuovo incremento dei casi, dovuto ad una nuova ondata di rientri. In relazione a tali rientri dal 6 maggio al 17 maggio, sono stati confermati ulteriori 15 casi, su un totale di 32 casi confermati. Dal 24 al 31 maggio si osserva nel complesso una ulteriore diminuzione del fattore di crescita». Il picco di nuovi casi giornalieri si è verificato il 27 marzo, in relazione con un focolaio accertato in una Rsa (Chiaravalle Centrale, ndr).
I DECESSI Secondo quanto riferisce l’analisi del Dipartimento, «il rapporto tra dimessi-guariti e deceduti al 31 maggio è pari a 6,37; i dimessi-guariti risultano essere 917, con un incremento, dal 24 maggio, pari a 131 unità (incremento percentuale pari al 16,7%). Al 31 maggio i deceduti risultano essere 97, con un incremento, dal 24 maggio, pari a 1 unità. Il 13 aprile, per la prima volta durante l’epidemia, il numero dei guariti ha superato il numero dei deceduti. Dal 25 aprile 2020 i nuovi dimessi guariti/giorno sono costantemente superiori o uguali (12 maggio) ai nuovi casi confermati/giorno». Alla data del 31 maggio il tasso di letalità “apparente” (percentuale dei deceduti su totale casi confermati) per la Calabria è pari a 97/1158 *100 = 8,3% (14,34% in Italia).
RAPPORTO DI REPLICAZIONE Il Dipartimento regionale calcola poi il “rapporto di replicazione” sui casi confermati per i quali risulta disponibile la data di inizio sintomi (534 casi confermati)., rilevando «valori al di sotto del valore 1 a partire dalla metà del mese di marzo. Al 25 maggio il valore mediano di Rt è pari a 0. Nel periodo 12 maggio – 25 maggio 2020 il valore mediano di Rt è pari a 0,35», dato confermato anche dal ministero della Salute. Il rapporto di replicazione ha raggiunto il valore pari a zero in data 22 maggio.
TAMPONI Per quanto riguarda i tamponi effettuati per 1000 abitanti., secondo il report regionale «la Calabria, al 31 maggio 2020, registra un tasso del 36,09»: nel Sud è la terza regione su sette (percentuali più alte in Basilicata e Molise).
TERAPIE INTENSIVE Sotto osservazione anche l’andamento dei ricoveri in terapia intensiva. Nel report si evidenzia che «questo indicatore, dopo aver raggiunto un valore massimo, con 23 posti occupati il 25 marzo, è in seguito andato a ridursi fino ad attestarsi, in data 31 maggio, ad un valore pari a 1 (ampiamente al di sotto della capacità in termini di disponibilità di posti letto nella regione Calabria). Per quanto riguarda i posti letto disponibili in Terapia Intensiva, vi è stato un incremento di oltre il 65% rispetto al numero di posti inizialmente disponibile, pari a 106). Il picco massimo dei posti in terapia intensiva occupati si è verificato nei giorni 24 e 25 marzo. In quelle date il numero dei posti occupati corrispondeva a una saturazione dei posti disponibili pari al 14,00%. Alla data del 31 maggio la percentuale di saturazione è pari all’0,6%». Anche per quanto riguarda i ricoveri in reparto (malattie infettive, pneumologia), «dal 3 aprile al 31 maggio si registra un decremento dei posti occupati da 183 a 22 (pari a 87,98%)».
ISOLAMENTO DOMICILIARE L’isolamento domiciliare dei casi Covid-19 positivi – spiega il Dipartimento regionale – rimane la misura di gestione più utilizzata in regione Calabria, con un numero di soggetti pari a 121 alla data del 31 maggio. Tale dato indica che, in Regione Calabria, la proporzione di soggetti paucisintomatici/asintomatici, è preponderante sul totale dei casi».
CONSIDERAZIONI FINALI Sulla base di queste premesse, il Dipartimento Tutela della Salute della Regione sostiene che «come in tutte le altre regioni italiane, è molto probabile che anche in Calabria vi sia una sottostima dei contagi (e anche una sottostima dei decessi). Ciò posto, rispetto ad altre Regioni, la Calabria non ha mai sperimentato nel corso dell’epidemia un sovraccarico delle strutture sanitarie sia nei reparti che nelle terapie intensive. Pertanto è altamente verosimile che i numeri dell’epidemia siano stati finora molto contenuti. Ad ulteriore conferma del fatto che il numero dei contagi relativamente basso non sia conseguente ad una insufficiente attività di testing, è confermato dal fatto che in Calabria, alla data del 31 maggio, il rapporto in termini percentuali tra “nuovi casi confermati/giorno” e “nuovi soggetti sottoposti a test “risulta essere in assoluto uno dei più bassi (valore mediano 0,1%) rispetto a tutte le altre Regioni italiane. In altri termini, nel periodo tra il 6 maggio e il 31 maggio è stato rilevato un nuovo caso confermato ogni 1000 tamponi effettuati, circa. Per tale variabile, in alcune Regioni italiane si registrano valori fino a 40-50 volte superiori». E ancora, «nonostante le considerazioni di cui sopra la regione Calabria ha già posto in essere una valutazione di fattibilità per incrementare il numero dei tamponi rino-faringei giornalieri, che risulta particolarmente rilevante al fine di gestire in modo corretto, la “fase 2” dell’epidemia. Un aspetto particolare è quello relativo alla necessità di controllare il cosiddetto “contagio di ritorno”, soprattutto in vista del possibile arrivo in Calabria di un considerevole numero di individui, in occasione del periodo estivo». (c. ant.)

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