di Fabio Papalia
REGGIO CALABRIA Ci sono anche l’attuale assessore regionale Domenica Catalfamo e l’ex consigliere di Sel, Giovanni Nucera, tra i 13 indagati cui i Carabinieri hanno notificato un avviso conclusione indagini nell’ambito dell’operazione Helios. I loro nomi figurano tra gli 8 amministratori pubblici coinvolti nell’indagine coordinata dai pm Stefano Musolino, Walter Ignazitto e Alessandro Moffa. Gli altri politici indagati sono: il consigliere comunale Rocco Albanese, il consigliere comunale Filippo Quartuccio, l’ex sindaco di Taurianova Fabio Scionti, il consigliere della città metropolitana Antonino Castorina, l’assessore comunale Giovanni Muraca, il vicesindaco Armando Neri.
L’ASSESSORE CATALFAMO L’assessore regionale Domenica Catalfamo è indagata in concorso con l’amministratore delegato di Avr, Claudio Nardecchia, e col responsabile generale dell’area Calabria, Enzo Romeo, nella qualità di dirigente pro tempore del settore viabilità-trasporti-catasto strade-apq della Città metropolitana di Reggio Calabria, poi settore 12 edilizia nonché quale responsabile unico del procedimento dei lavori del progetto Gallico-Gambarie (e non per il ruolo attualmente ricoperto in seno alla giunta Santelli). L’accusa in concorso per i tre è di corruzione per l’esercizio della funzione e corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio. In particolare Catalfamo avrebbe chiesto e ottenuto per sé o per altri vantaggi di varia natura: il 15 giugno 2015 la disponibilità di due autovetture con autista per il trasporto di persone necessario all’organizzazione della festa per il diciottesimo compleanno di sua figlia, mentre il 6 ottobre 2015 la disponibilità di una sistemazione abitativa a Milano per la figlia della moglie dell’allora presidente della Provincia, Giuseppe Raffa, e ancora il 26 gennaio 2018 il trasporto di un tapis roulant presso la propria abitazione con un veicolo e personale dell’Avr.
Catalfamo inoltre è accusata di associazione per delinquere con altre 3 persone (Veronica Caterina Gatto, Claudio Nardecchia ed Enzo Romeo – questi ultimi tre risultano anche quali persone offese per altri capi d’accusa nella stessa indagine), sempre in relazione al progetto della Gallico-Gambarie. Secondo l’accusa l’associazione sarebbe stata finalizzata allo scopo di commettere una pluralità di delitti contro la pubblica amministrazione.
L’EX CONSIGLIERE REGIONALE Giovanni Nucera è indagato per concussione, perché “quale pubblico ufficiale e segnatamente quale consigliere della Regione Calabria e consigliere della Provincia di Reggio Calabria”, avrebbe “minacciato” più o meno larvatamente Avr per ottenere l’assunzione di un lavoratore da lui stesso raccomandato presso la società Autostrade Service spa, che fa parte dello stesso gruppo di imprese.
IL VICE SINDACO Armando Neri (eletto consigliere comunale con la lista civica Reset a sostegno del sindaco Giuseppe Falcomatà) è indagato per induzione indebita a dare o promettere utilità, perché nella qualità di vice sindaco del Comune di Reggio Calabria nonché di assessore agli affari generali e risorse umane, servizi demografici e decentramento, organizzazione e qualità dei servizi comunali, patti per il Sud, attuazione del programma politico e rapporti con i sindacati, avrebbe esercitato indebite pressioni sui dirigente dell’Avr inducendo l’amministratore delegato Claudio Nardecchia e la dirigente Veronica Caterina Gatto a dare o promettere la rinnovazione del contratto di lavoro a tempo determinato in scadenza a favore di un lavoratore, a cui il contratto non era stato inizialmente rinnovato da Avr per scarsa diligenza e produttività. Il 27 dicembre 2017 è stato stipulato un nuovo contratto con Autostrade Service-Servizi al Territorio spa dall’8 gennaio 2018 al 31 marzo, poi prorogato ad aprile e fino al 31 dicembre dello stesso anno.
IL CAPOGRUPPO PD Antonino Castorina, capogruppo del Pd in consiglio comunale, è indagato per tentativo di induzione indebita a dare o promettere utilità nella sua qualità di consigliere della Città metropolitana di Reggio Calabria con delega al Bilancio. Secondo l’accusa, abusando della sua qualità avrebbe “minacciato” più o meno larvatamente di assumere una serie di strumentali iniziative vessatorie e potenzialmente pregiudizievoli per la società privata Ase spa, che aveva in corso di esecuzione un appalto in materia di manutenzione e gestione integrata della rete stradale provinciale con la Città metropolitana, quali controlli e ispezioni sugli atti di gestione della società appaltatrice o una sensibile riduzione dei fondi stanziati in bilancio per la manutenzione delle strade provinciali. Sempre secondo l’accusa – i fatti contestati sarebbero stati commessi a marzo e aprile 2018 – Castorina, tramite il dirigente del settore viabilità nonché rup dell’appalto, ovvero l’attuale assessore regionale Domenica Catalfano, avrebbe esercitato indebite pressioni su dirigenti e amministratori della società e in particolare sull’ad Nardecchia e sul responsabile per la Calabria di Avr Enzo Romeo, per ottenere un atteggiamento più compiacente nei confronti delle richieste sue e degli altri amministratori della Metrocity in materia di assunzione del personale, sponsorizzazioni ed altro, senza riuscire però nel proprio intento per il rifiuto delle persone offese.
L’ASSESSORE COMUNALE Giovanni Muraca, assessore comunale con delega all’Ambiente, è indagato per due capi d’imputazione relativi a fatti accaduti tra marzo e maggio 2018, in entrambi i casi per tentativo di induzione indebita a dare o promettere utilità. In un caso avrebbe esercitato indebite pressioni per far reintegrare nel personale dell’Avr una coppia di coniugi, lavoratori licenziati per giusta causa per le continue e prolungate assenze ingiustificate, nell’altro caso per far prorogare il subappalto relativo al ritiro dei rifiuti ingombranti a domicilio a favore della Cooperativa sociale Rom 1995 o in alternativa a riassorbire almeno parte del personale mediante assunzione in Avr, dopo che il rapporto tra cooperativa e Avr era cessato il primo gennaio 2018 per l’aumento del canone richiesto dalla subappaltatrice. In entrambi i casi Muraca non sarebbe riuscito nel suo intento per il rifiuto delle persone offese.
UN INCARICO PER IL PADRE DEL CONSIGLIERE Filippo Quartuccio (eletto nella lista Democratici per Reggio Calabria) è indagato per tentativo di concussione perché quale consigliere comunale di Reggio Calabria, avrebbe “minacciato” più o meno larvatamente Avr per fare ottenere a suo padre, già dipendente da Avr spa, un incarico di maggior rilievo nella società, non riuscendo nell’intento per la ferma opposizione delle persone offese.
UN INCARICO PER IL FIGLIO DEL CONSIGLIERE Rocco Albanese (Pd) è indagato per tentativo di induzione indebita a dare o promettere utilità perché nella sua qualità di consigliere comunale di Reggio Calabria avrebbe “minacciato” più o meno larvatamente Avr al fine di fare ottenere a suo figlio, già dipendente Avr, un incarico di maggior rilievo all’interno della società, non riuscendo nel proprio intento per la ferma opposizione delle persone offese.
L’EX SINDACO DI TAURIANOVA Fabio Scionti è indagato per induzione indebita a dare o promettere utilità perché nella qualità di ex sindaco di Taurianova a gennaio e febbraio 2016 avrebbe “minacciato” più o meno larvatamente Avr per ottenere l’assunzione di due lavoratori da lui stesso “raccomandati”.(redazione@corrierecal.it)
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