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Palamilone, il comune "sfratta" il consorzio che minaccia lo sciopero della fame

A colpi di carta bollata finisce la contesa fra l’Amministrazione pitagorica, che emana un’ordinanza di sgombero, e “Momenti di Gloria” per far posto all’Akrea

Pubblicato il: 09/06/2020 – 11:22
Palamilone, il comune "sfratta" il consorzio che minaccia lo sciopero della fame

CROTONE Il Comune emana un’ordinanza di sgombero del Palamilone e il consorzio “Momenti di gloria” annuncia lo sciopero della fame.
Oggi si consuma l’ultimo atto di una vicenda partita lo scorso 17 gennaio quando il Municipio pitagorico aveva chiesto la restituzione della struttura sportiva, che il consorzio “Momenti di gloria” gestiva, in seguito ad una assegnazione provvisoria del Comune, dal lontano 2012. Dal 17 gennaio ci sono stati due pronunciamenti del Tribunale amministrativo regionale della Calabria e il braccio di ferro con la carta bollata lo ha vinto il Comune, che in data 5 giugno ha, quindi, emesso un provvedimento di sgombero della struttura sportiva.
Nell’ingiunzione di sgombero il Palazzo di Città avverte che «in caso di inottemperanza si provvederà ad emettere ordinanza di sgombero nei modi di legge». Significa che si interverrà fisicamente per riacquisire alla disponibilità dell’ente la struttura sportiva. L’Amministrazione ha reso noto di avere un progetto complessivo sull’utilizzo di tutte le strutture sportive: affidare la gestione all’Akrea per salvare alcuni posti di lavoro. “Momenti di gloria” non ci sta perché, secondo lo stesso consorzio, l’azione messa in campo alla fine determinerà la morte delle attività sportive nella città pitagorica. Ed annuncia, quindi, iniziative eclatanti quali lo sciopero della fame, oltre a denunciare che il provvedimento di sgombero firmato dal dirigente del settore Lavori pubblici, Salvatore Gangemi, è «intriso di contraddizioni soprattutto nella parte in cui si legge che il comune ravvisa l’esigenza di salvaguardare con urgenza ed indifferibilità, il pubblico interesse da parte della collettività del bene ed alla valorizzazione economica della dotazione immobiliare dell’ente».
Non ci sono, secondo “Momenti di gloria”, atti amministrativi “disposti per garantire la fruibilità del Palamilone” e degli altri impianti sportivi di proprietà del Comune. La struttura, una volta requisita, rischierebbe di restare inutilizzata.

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