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Venerdì Consiglio, all'ordine del giorno (finalmente) le commissioni e un po' di "deregulation"

Diciotto i punti in discussione, dai vertici degli organismi permanenti ad alcune norme anti-emergenza che prevedono deroghe in tema di estensione dei lidi e di edilizia. Seduta ancora a porte chiuse

Pubblicato il: 09/06/2020 – 19:37
Venerdì Consiglio, all'ordine del giorno (finalmente) le commissioni e un po' di "deregulation"

REGGIO CALABRIA Finalmente le commissioni, ma anche un po’ di “deregulation” facilitate dall’emergenza – ora solo economica – del Coronavirus, provvedimenti di varia natura e quindi la mozione pro-Ponte sullo Stretto. Sono ben 18 i punti all’ordine del giorno del Consiglio regionale, che non si terrà l’11 giugno, per come era stato stabilito nell’ultima Conferenza dei capigruppo, ma il giorno dopo, venerdì 12 giugno.
Ordine del giorno chiaramente “monopolizzato” dall’elezione dei vertici delle sei commissioni permanenti – compresa la “neonata” super commissione Agricoltura, Turismo e altro – del Consiglio regionale, ancora non costituite nonostante siano passati oltre 4 mesi dalle elezioni: venerdì l’Assemblea designerà, in particolare, presidenti, vice e segretari dalla Prima alla Sesta, mentre per le speciali Vigilanza e Anti-‘ndrangheta se ne parlerà – come da prassi – più in là. Intanto, però, si chiuderà finalmente il cerchio sulle commissioni permanenti, teatro di un’infinita – re ancora non conclusa – trattativa nella maggioranza di centrodestra (probabile un vertice nell’immediata vigilia della seduta per “imbullonare” l’accordo):secondo fonti del centrodestra, delle sette commissioni appannaggio della maggioranza (le sei permeanti e l’Anti-‘ndrangheta) due presidenze andranno – sulla base di accordi suggellati direttamente dalla governatrice Jole Santelli con i leader Salvini e Meloni – a Lega (Piero Raso e Piero Molinaro, destinato alla nuova commissione Agricoltura) e due a Fratelli d’Italia (Giuseppe Neri e Raffaele Sainato), una a Forza Italia (Domenico Giannetta), una alla Casa delle libertà (Baldo Esposito) e una a Jole Santelli Presidente (tra Pierluigi Caputo e Vito Pitaro), con l’Udc che resterebbe fuori (e dallo Scudocrociato, soprattutto dal reggino Nicola Paris al momento escluso da tutto, già sono arrivati venti bellicosi).
Uno dei “nodi” da sbrogliare sarebbe ancora la presidenza della terza Commissione, Sanità, comprensibilmente ambita: in lizza Giannetta ed Esposito. Le ultime “incrostazioni” dovrebbero essere eliminate nel vertice conclusivo. Per il resto, definite le commissioni, venerdì l’aula procederà al resto dell’ordine del giorno, tra cui non mancano provvedimenti di un certo rilievo, dettati anche dall’emergenza in atto, e qualcuno già ha provocato qualche polemica. Come la proposta di legge che prevede che «esclusivamente per la stagione balneare 2020 e su richiesta dei titolari di concessione, i Comuni potranno concedere un’estensione dell’area in concessione mediante ampliamento del fronte-mare sino al massimo del 30% di quello relativo alla concessione demaniale in essere, nel rispetto di particolari condizioni: a presnetarla è il capogruppo di Forza Italia, Giovanni Arruzzolo.
Ecco poi la proposta di legge, di iniziativa dei consiglieri Pierluigi Caputo (Jole Santelli Presidente) e Antonio De Caprio (Forza Italia), in tema di edilizia, proposta che tra l’altro – si legge nella relazione – «mira a favorire la definizione delle istanze di sanatoria edilizia nei Comuni della Regione Calabria, presso i quali sono pendenti e inevasi migliaia di domande di condono». E poi una legge, a firma delle due consiglieri donna, Tilde Minasi (Lega) e Flora Sculco, che procrastina al 31 dicembre l’adeguamento delle strutture socio-educative di prima infanzia. Infine, venerdì c’è spazio anche per la proposta di legge, di iniziativa di cinque consiglieri di maggioranza che proroga al 341 dicembre la liquidazione (infinita…) delle Comunità Montane. Chiudono l’ordine del giorno del Consiglio regionale di venerdì due mozioni di iniziativa del presidente di Palazzo Campanella, Mimmo Tallini, la prima sul “Fondo di liquidità per il pagamento dei debiti degli enti del Ssn della Calabria”e la seconda “In merito alla realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina: con quest’ultima mozione il Consiglio regionale – si legge nel testo – «impegna il presidente e la Giunta regionale a chiedere al Governo di inserire» il progetto del Ponte sullo Stretto «tra le grandi opere strategiche su cui fondare la ripresa del Paese nel dopo emergenza Covid 19».
La segretaria del Consiglio regionale comunica, infine, che «per evitare situazioni di sovraffollamento, la seduta si terrà a porte chiuse e, pertanto, è consentito l’accesso al Palazzo e alle relative pertinenze solo ai consiglieri, agli assessori regionali e al personale espressamente autorizzato”. (c. ant.)

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