Ultimo aggiornamento alle 20:35
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 3 minuti
Cambia colore:
 

Evasi milioni di euro al Fisco, coinvolta anche un’impresa reggina

I finanziari di Firenze hanno scoperto una catena di distributori di carburante che emetteva fatture false per oltre 12 milioni di euro. Un sistema che ha consentito di non pagare Iva. Sequestrati …

Pubblicato il: 10/06/2020 – 12:38
Evasi milioni di euro al Fisco, coinvolta anche un’impresa reggina

FIRENZE Dietro il “low cost” di un marchio di benzina con distributori nelle province di Firenze, Prato e Arezzo, c’era la totale evasione dell’imposta sul valore aggiunto. È quanto hanno scoperto i militari della guardia di finanza di Firenze che hanno eseguito nel capoluogo, Arezzo, Prato, Sesto Fiorentino (FI) e Jesolo (VE), un decreto di sequestro preventivo finalizzato alla confisca diretta e per equivalente – emesso dal gip Antonella Zatini, su richiesta del sostituto procuratore Giuseppe Ledda – avente ad oggetto denaro, beni mobili e immobili di proprietà o nella disponibilità degli amministratori di una società operante nel settore dei carburanti, per oltre 2 milioni e mezzo di euro pari all’Imposta sul Valore Aggiunto evasa nel periodo 2014 – 2017 utilizzando fatture false per più di 12 milioni di euro.
IL SISTEMA DI FRODE Il sistema evasivo-fraudolento scoperto dai finanzieri del Nucleo di polizia economico- finanziaria di Firenze era stato organizzato per consentire ad una società a responsabilità limitata con sede nell’hinterland fiorentino, titolare di distributori stradali di carburante nelle province di Firenze, Arezzo e Prato, di acquistare il carburante dall’estero in totale evasione dell’imposta sul valore aggiunto. In pratica, l’imposta dovuta all’Erario non era mai versata; il debito erariale, infatti, veniva fatto formalmente gravare su altre 8 società che non adempivano agli obblighi di versamento.
LE IMPRESE COINVOLTE Queste ultime imprese – localizzate nelle province di Milano, Roma, Napoli, Salerno e Reggio Calabria – sono risultate, in parte fallite, in parte operanti in settori commerciali totalmente diversi da quello della commercializzazione di prodotti petroliferi e nella titolarità di soggetti già coinvolti in analoghe frodi fiscali, ovvero, in taluni casi, in indagini per i reati di riciclaggio e associazione a delinquere, anche di stampo mafioso. Il sistema così creato permetteva all’impresa titolare dei distributori di carburante di acquistare “sottocosto”, mantenendo, indebitamente, una posizione di mercato ampiamente competitiva e ottenendo, in pari tempo, margini di guadagno più elevati rispetto alle altre imprese di distribuzione di carburante operanti nelle aree del Fiorentino- pratese e dell’Aretino; nei fatti era posta in essere una vera e propria “concorrenza sleale” verso gli operatori onesti del medesimo settore. Le Fiamme Gialle, oltre alla denuncia di tre persone – tutte residenti in provincia di Firenze, originarie, una del Perugino e due di Paesi esteri e rivestenti, di fatto o di diritto, cariche sociali all’interno della società a responsabilità limitata – responsabili a vario titolo del delitto di utilizzo di fatture false, hanno posto sotto sequestro conti correnti bancari, denaro contante, quote societarie di istituti di credito, 3 autovetture di grossa cilindrata ed una villa del valore commerciale di oltre 700 mila euro.

Argomenti
Categorie collegate

Corriere della Calabria - Notizie calabresi
Corriere delle Calabria è una testata giornalistica di News&Com S.r.l ©2012-. Tutti i diritti riservati.
P.IVA. 03199620794, Via del Mare, 65/3 S.Eufemia, Lamezia Terme (CZ)
Iscrizione tribunale di Lamezia Terme 5/2011 - Direttore responsabile Paola Militano | Privacy
Effettua una ricerca sul Corriere delle Calabria
Design: cfweb

x

x