CAMPANA Un uomo di 34 anni è stato ucciso con diversi colpi d’arma da fuoco mentre si trovava nella sua vettura fuori dal centro abitato di Campana, piccolo comune in provincia di Cosenza. La vittima è Saverio Santoro, già noto alle forze dell’ordine. A dare l’allarme sarebbe stata la convivente, preoccupata dal ritardo nel rientro a casa. I carabinieri del comando di Rossano sono intervenuti sul posto con un ampio dispiegamento di forze, e sul paese hanno sorvolato anche gli elicotteri per perlustrare la vasta zona di campagna circostante il luogo dell’accaduto. Sul caso indaga la procura di Castrovillari.
LA DINAMICA L’alba di sangue dei poco meno di mille abitanti del paesino disperso tra le colline del presilano inizia col rumore di una raffica di spari, avvertito in alcune zone del centro abitato. Santoro sarebbe stato ucciso con 4 colpi di fucile. L’uomo aveva precedenti penali, reati generici contro il patrimonio anche se gli inquirenti, in queste ore, non hanno escluso collegamenti con la criminalità.
Alla soglia della maggiore età aveva scontato un periodo di detenzione domiciliare.
L’omicidio sarebbe avvenuto poco dopo le 8 nelle campagne limitrofe al bivio d’ingresso nel Comune di Campana, nei pressi della zona nota ai locali come “Torracca”. In quegli stessi luoghi, qualche anno fa, il fratello era scampato ad un altro agguato a colpi di arma da fuoco. In altra zona tra il paese di Campana e quello vicino d Bocchigliero, era invece stato organizzato un altro attentato, sempre ai danni della vittima, riuscito, in quella circostanza, a mettersi in salvo.
Santoro era in affari nel taglio e nella vendita di legname, e si trovava sul posto per alcuni lavori.
Le piste che si seguono sono diverse e i carabinieri sono impegnati ancora con la fitta serie di interrogatori che continua dalla mattinata.
«PRONTO A RIMETTERE IL MANDATO» «Da Sindaco e a nome dell’intera Giunta Comunale esprimo cordoglio alla famiglia della vittima, una condanna ferma per quanto accaduto e la massima fiducia nelle forze dell’ordine, che siamo sicuri sapranno gestire al meglio la situazione». Così Agostino Chiarello, sindaco del paesino, che aggiunge: «Quello di cui avremo bisogno è una maggiore presenza dello Stato, che in questo comprensorio ha provveduto invece a sopprimere i presidi di giustizia, al fine di garantire condizioni di maggior sicurezza e legalità alla comunità campanese. Valuteremo in queste ore se richiedere a breve un incontro privato al Prefetto per discutere di tutte le misure atte a tutelare Campana e i campanesi. Se la presenza dello stato sul territorio continuerà a risultare debole si valuteranno insieme alla popolazione eventuali e future determinazioni non escludendo a riguardo anche di rimettere il mandato, soprattutto in funzione della grande collaborazione che sempre questa amministrazione ha dimostrato verso le forze dell’ordine in nome della fiducia verso uno stato che in questo momento deve far sentire con forza la propria vicinanza alla popolazione e la propria presenza sul territorio. Quanto accaduto – conclude Chiarello – è un gesto malsano e criminale che purtroppo va ad inficiare la tranquillità del nostro borgo. Non posso che augurarmi una celere risoluzione delle indagini garantendo che la mia amministrazione continuerà ad agire, come sempre ha fatto, con il pugno di ferro e la tolleranza zero verso chi viola le regole». (f. d.)
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