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I fondi per il nuovo aeroporto di Lamezia finiscono in cortometraggi, eventi e buoni per pizze e weekend

La giunta rastrella 34 milioni per dirottarli su turismo e spettacoli e tamponare l’emergenza Covid. Dal progetto (fallito) per la stazione aerea ne arrivano ben 23. A 60mila giovani 200 euro a tes…

Pubblicato il: 11/06/2020 – 7:50
I fondi per il nuovo aeroporto di Lamezia finiscono in cortometraggi, eventi e buoni per pizze e weekend

di Pablo Petrasso
CATANZARO
I fondi per l’aerostazione di Lamezia Terme finiranno in voucher per le vacanze, cortometraggi (d’autore) ed eventi virtuali pensati per la promozione della Calabria. L’inerzia e gli «enormi ritardi» segnalati dalla Commissione europea hanno portato alla cancellazione del progetto dall’agenda delle Grandi opere: su scala regionale, l’addio al nuovo aeroporto – una infrastruttura che la Calabria sogna da una decina d’anni – si traduce in una «riprogrammazione» delle risorse. Che sono ingenti, più di 23 milioni di euro, e confluiscono nel calderone della promozione turistica e degli incentivi a pioggia per le vacanze in Calabria. La nuova stazione aerea, pensata nell’era Loiero e “sprecata” per inerzie e ritardi per due successivi “giri” politici – di uno era titolare la maggioranza di Giuseppe Scopelliti, dell’altro quella guidata da Mario Oliverio – non si farà (qui la risposta della Commissione europea a un’interrogazione dell’europarlamentare Laura Ferrara). Gli stanziamenti previsti per realizzarlo, però, “sopravvivranno” in iniziative assai meno durevoli, che la giunta regionale ritiene necessarie in questa fase di crisi post-Covid. Andiamo con ordine.

A caccia di fondi per turismo e spettacoli

Il maxi stanziamento – deciso in giunta regionale il 25 maggio scorso e apparso di recente tra i documenti pubblicati sul portale della Regione – nasce da due azioni che arrivano a distanza di qualche mese l’una dall’altra ma convergono sulla decisione di investire in tutto 34 milioni di euro sul turismo, la cultura e lo spettacolo per tamponare in qualche modo le conseguenze economiche dell’emergenza Covid. A febbraio, è il dipartimento Programmazione nazionale, a far partire una ricognizione sullo stato di attuazione del Pac 2007-2013 «all’approssimarsi della scadenza del Programma fissata al 31 dicembre 2020». E scopre che «la giacenza di consistenti somme» che risultano «prive dell’assunzione dell’impegno giuridicamente vincolante nei riguardi di terzi beneficiari». Oltre a quelle, ce ne sono altre «tra i residui passivi (somme impegnate e non liquidate)». Ai dipartimenti della Cittadella viene chiesto, poi, «di quantificare eventuali somme disponibili per la riprogrammazione». È un’operazione di ricerca di fondi che evidenzia « la sussistenza di somme disponibili per la riprogrammazione per un importo non inferiore», appunto, a 34 milioni di euro.

Tutti gli interventi cancellati


A questo punto, la delibera si preoccupa di elencare gli interventi riprogrammati, per i quali le risorse previste vengono sottratte e reinvestite secondo il nuovo indirizzo della giunta regionale. Eccoli: 1.641.425,68 euro a valere da “Misure innovative e sperimentali di Tutela dell’Occupazione e Politiche attive del lavoro collegate ad Ammortizzatori sociali in deroga”; 872.344,41 euro dalla misura per “Stabilimenti balneari”. Poi il pezzo forte, i 23.223.066 euro da “Intervento nuova aerostazione di Lamezia Terme”; 1.285.271,22 euro dagli “Interventi di efficientamento energetico UniCal e UniMed”; 513.996,88 dalla scheda del Pac per l’“Occupazione di giovani donne e di giovani laureati”.
Non è finita: vengono riprogrammati 4,5 milioni pensati per “Interventi di miglioramento safety e security aeroportuale I e II Fase e 1.963.895,81 euro svincolati dalle “Misure di politica attiva del lavoro”.

Le quattro iniziative

È a questo punto che la ricognizione si fonde con le richieste avanzate da due dipartimenti: Lavoro e Turismo. Che chiedono (il primo il 21 maggio scorso, il secondo 5 maggio) una montagna di soldi per realizzare quattro interventi. Due si trasformeranno in un vagone di voucher, chiamati rispettivamente InCalabria (15 milioni di euro) e StaInCalabria (12,5 milioni). Gli altri due si inseriscono nel Piano di promozione del brand Calabria che è uno dei punti di forza dell’azione politica della governatrice Santelli. Si tratta di Narra Calabria (4,5 milioni) ed Eventi Virtuali (2 milioni). Le risorse non impegnate e che rischiavano di andare perdute si trasformano. Da iniziative per favorire l’occupazione e dotare la Calabria di un nuovo aeroporto si passa – per colpa dei soliti ritardi nella realizzazione dei progetti – a fondi a pioggia per qualche giorno di vacanza e azioni pensate per migliorare la reputazione della regione.

Cortometraggi d’autore ed eventi


A proposito di reputazione: con Narra Calabria la giunta Santelli investe 4,5 milioni di euro con l’obiettivo di «promuovere il territorio regionale e i diversi prodotti turistici (culturale, enogastronomico, naturalistico, religioso, ecc.) attraverso la produzione e la messa in onda di opere artistiche audiovisive». L’assioma è chiaro e lega la narrazione alla capacità di attrarre nuovi flussi turistici, sfruttando «opere artistiche audiovisive d’appeal con testimonial di eccezione» per metterle in onda «su canali televisivi e su circuiti privati nelle stazioni ferroviarie, su web e webTv, sui social ed eventualmente anche nelle metropolitane o altri circuiti ritenuti efficaci per la diffusione». Il progetto Eventi (2 milioni di euro), invece, «prevede un’innovativa modalità di fruizione degli eventi artistici anche attraverso l’uso delle moderne tecnologie dell’ICT». L’emergenza Covid cambia la prospettiva degli appuntamenti pubblici. Niente assembramenti, dunque, ma resta l’obiettivo di «potenziare, sostenere e promuovere le manifestazioni, festival e spettacoli in genere». Le attività dovranno concludersi entro la fine dell’anno e i fondi potranno essere spesi per acquistare attrezzature e arredi, affittare «immobili e centri culturali», o per «le spese di viaggio, i materiali e le forniture con attinenza diretta al progetto o all’attività culturale, le strutture architettoniche utilizzate per messe in scena, la locazione e l’acquisto o il noleggio degli strumenti musicali, software e attrezzature». Anche le consulenze faranno la loro parte, così come la comunicazione e la pubblicità degli eventi (entro il limite massimo del 10%). Fissata anche la quota di «aiuto» a carico della Regione, l’80% delle spese ammissibili, comunque fino a un importo massimo di 200mila euro.

Idee “a pioggia” per pizze e weekend

Il capitolo che riguarda i voucher è molto più cospicuo. InCalabria – la dotazione complessiva è di 12,5 milioni – è pensato per raggiungere 62.500 giovani calabresi tra i 18 e i 24 anni. Il bando è a sportello – chi arriva prima otterrà il bonus – e l’assegno da 200 euro, valido fino al prossimo 30 settembre, potrà essere utilizzato per spese sostenute in alberghi; ristoranti, pizzerie, rosticcerie e altri servizi di preparazione pasti; enti e istituti culturali pubblici e privati; servizi ricreativi e sportivi nelle aree Parco regionale; altre attività collaterali al turismo.
StaInCalabria conta, invece, su 15 milioni di euro e prevede «la concessione di un Voucher di spesa ai nuclei familiari residenti in Calabria, che potrà essere utilizzato per sostenere spese per “pacchetti viaggio di almeno 3 notti”, all’interno della regione Calabria». L’idea è quella di concedere ossigeno alle famiglie e alle imprese turistiche messe a dura prova dall’emergenza. Due piattaforme metteranno in comunicazione i nuclei familiari con reddito inferiore a 20mila euro e le strutture ricettive. Anche in questo caso la procedura è a sportello. Il voucher ha validità fino al 30 settembre e un valore massimo di 320 euro a famiglia (si conta di arrivare a 50mila famiglie beneficiarie) e di 80 euro per componente della famiglia. Un aiuto per un week end in tempi di crisi. Da varare in fretta. Per fortuna non è una procedura complessa come quella per la nuova aerostazione. Altrimenti le prime vacanze utili sarebbero state quelle del 2030. Nella migliore delle ipotesi. (p.petrasso@corrierecal.it)

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