COSENZA Il riservo investigativo di inquirenti e magistrati è massimo, ma è certo: documenti, computer, hard-disk e altri supporti informatici sono da più di una settimana all’attenzione dei carabinieri del reparto investigativo di Cosenza. Da quando nella giornata di venerdì 5 giugno i militari hanno bussato alla porta del comando provinciale dei Vigili del Fuoco in modo frenetico si sono diffuse notizie di un’indagine in corso della quale per il momento è anche difficile azzardare ipotesi. L’indagine va avanti, seppur i “pompieri” nell’immaginario collettivo sono gli uomini che rischiano la vita nei momenti più drammatici, da un punto di vista amministrativo (dalle autorizzazioni ad altri tipi di concessioni) le firme dei funzionari sono fondamentali e necessarie per attivare ogni tipo di attività così come sono importanti quelle apposte ai documenti di verifica e di controllo. Non è da escludere che gli inquirenti si concentrino proprio su questo aspetto dell’attività svolta dal corpo che nella città di Cosenza è diretto da Massimo Cundari che però nel prossimo mese di luglio sarà in servizio nel comando di Forlì Cesena. Dalle acquisizioni e da eventuali interrogatori, i militari cercheranno di capire se quanto eventualmente denunciato o segnalato da terze persone possa avere un riscontro e ricostruire eventuali accadimenti o episodi penalmente rilevanti.
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