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«Elisoccorso regionale a rischio chiusura»

di Michele D’Auria

Pubblicato il: 13/06/2020 – 8:19
«Elisoccorso regionale a rischio chiusura»

Era l’ottobre del 2019, pochi mesi prima che venisse dichiarato lo stato di Pandemia dovuto al virus Covid_19, quando la Commissione prefettizia insediatasi da poco tempo presso l’Asp di Catanzaro, decise di sospendere il pagamento dei compensi spettanti al personale sanitario, ovvero Medici ed Infermieri impiegati nel Servizio di elisoccorso regionale.
Decisione assurda, illogica, ingiusta e immotivata che ha creato un’evidente disparità di trattamento tra il personale addetto al Servizio di Elisoccorso dell’Asp di Catanzaro e quello delle altre Asp regionali che non hanno mai sospeso il pagamento dei compensi spettanti ai propri dipendenti per i turni svolti presso il Servizio di Elisoccorso Regionale.
Tuttavia, con grandi sacrifici e con enorme spirito di dedizione e amore per il proprio lavoro, Medici ed Infermieri non si sono mai sottratti al loro dovere, risultando indispensabili in piena emergenza epidemiologica per il trasferimento dei pazienti e non solo.
A nulla sono valse le varie diffide inviate dai legali di fiducia, i quali ancora ad oggi attendono risposte che abbiano un fondamento giuridico e non delle false interpretazioni arbitrali.
Infatti, appare inverosimile pensare che, dopo ben 20 anni dall’emanazione del DDR Dipartimento Sanità n. 208/2000 che ha regolamentato l’erogazione dei compensi del personale del Servizio di Elisoccorso della Regione Calabria, si possa considerare questa prassi consolidata illecita.
Eppure non esiste altra normativa di riferimento.
Eppure il personale sanitario dall’ ottobre del 2019 è costretto, a proprie spese e facendo ricorso ad anticipazioni economiche personali, a raggiungere le varie basi regionali, al di fuori dell’orario di lavoro nei rispettivi reparti d’appartenenza, praticamente gratis.
Per caso i Commissari pretendono che del personale altamente qualificato per svolgere questo importantissimo servizio d’emergenza, inizi a fare del Volontariato?
Oppure tra le varie ipotesi dovremmo pensare che i Commissari, i quali avrebbero dovuto riportare un clima di legalità in un’ Azienda sanitaria da troppo tempo sofferente, non siano stati capaci di includere in quei famosi “fondi indistinti” l’erogazione dei compensi del personale dell’Elisoccorso, determinando un vulnus, un’ evidente disparità di trattamento, dove l’ unica colpa dei Medici e degli Infermieri è quella di appartenere ad un’Asp che non tutela i propri dipendenti ma addirittura li accusa di aver percepito indebitamente queste somme per ben 20 anni.
Dal danno alla beffa!
Infinite ipotesi verrebbero in mente, ma abbiamo davanti un’unica certezza: Medici e Infermieri, altamente qualificati, hanno il diritto di ricevere il pagamento dei compensi per i turni di lavoro svolti presso il servizio di Elisoccorso della Regione Calabria dall’ottobre 2019 fino ad oggi.
Non è una pretesa ma è un sacrosanto diritto.
Ci auguriamo che chi di competenza faccia chiarezza su questa angosciosa vicenda e ridia la giusta importanza a dei professionisti altamente qualificati che nonostante tutto garantiscono con efficienza un servizio di vitale importanza.

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