TORANO CASTELLO Due mesi, tanto è durato il calvario di Torano Castello, dal giorno del primo contagio a quello in cui tutte le persone infette risultano essere negativizzate. E’ lo stesso comune a darne notizia, il bollettino parla di zero persone positive e altrettante ordinanze di isolamento domiciliare. Adesso si dovranno aspettare i quattordici giorni presi a riferimento dall’organizzazione mondiale della sanità per scongiurare ulteriori contagi e annoverare Torano Castello tra i comuni Covid free. Il comune della valle del Crati è stato quello più colpito dell’intera provincia di Cosenza e a far precipitare in modo catastrofico il numero delle persone contagiate è stato il focolaio riconducibile alla residenza per anziani “Villa Torano”. Il primo caso della struttura sanitaria è stato accertato nella sera di Pasquetta (a metà aprile) quando una donna è stata ricoverata con sintomi tipici della malattia all’ospedale di Cosenza. Sulla vicenda della Rsa la procura di Cosenza ha aperto un fascicolo d’indagine nel quale si contestano al direttore sanitario e amministrativo i reati di epidemia colposa, lesioni e omicidio colposo. Le indagini vanno avanti, ma intanto, la gestione medica di Villa Torano è diventato un caso di studio non solo a livello regionale ma nazionale. Come evidenziato dall’equipe sanitaria che si è occupata della struttura grazie alla telemedicina (messa a disposizione della struttura) e alla divisione della clinica in pazienti positivi, negativi e grigi (negativi ma che erano entrati in contatto con positivi) è stato possibile non soltanto contenere l’epidemia nella struttura sanitaria ma anche monitorare i pazienti infetti e intervenire con celerità quando ce n’è stato bisogno.
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