RENDE «Indagare a fondo sulle gravissime minacce a Erika Crispo, punire i responsabili e garantire l’incolumità e la sicurezza della giornalista Rai». Lo affermano i parlamentari M5S Bianca Laura Granato, Francesco Sapia, Giuseppe d’Ippolito e Paolo Parentela, che in proposito hanno presentato un’interrogazione al ministro dell’Interno per chiedere «quali iniziative abbia adottato o intenda adottare per tutelare la giornalista Rai Erika Crispo, minacciata telefonicamente dal direttore del parco acquatico di Rende, Antonio Vivacqua, a seguito di un suo servizio per la Tgr Rai della Calabria». «Il sindaco di Rende, Marcello Manna, denunci – sottolineano i parlamentari del Movimento 5 Stelle – Vivacqua per millantato credito. Non basta la mera condanna delle minacce da parte del Vivacqua, dato che il primo cittadino rendese è stato chiamato in causa nella telefonata minatoria ai danni della giornalista, colpevole di aver fatto il proprio dovere professionale fino in fondo». «La vicenda – concludono i parlamentari M5S – non può affatto passare sotto traccia. Le minacce a Crispo richiamano la cultura mafiosa e sono contrarie alla democrazia e alla libertà di informazione, riconosciuta dalla Carta costituzionale».
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