CATANZARO Tredici candidature, 10 ammesse, nomi di “grand commis” che da anni ruotano nelle pubbliche amministrazioni di rango nazionale, regionale e locale: sul sito della Regione è stato pubblicato l’elenco dei dirigenti che hanno partecipato all’avviso di selezione, bandito dalla giunta regionale a maggio, per diventare il nuovo Segretario generale della Cittadella, probabilmente la postazione di maggiore peso e importanza della burocrazia della Regione (soprattutto dopo che al Segretariato l’esecutivo Santelli ha attribuito parecchie competenze prima affidate alla sempre più “leggera” Presidenza, come la Protezione civile).
Al numero uno dell’elenco dei 10 ammessi, tutti esterni alla Regione, figura – combinazione… – il supermanager ministeriale Maurizio Borgo, avvocato dello Stato e già vicecapo di gabinetto del Mit, che nei corridoi della Cittadella (e anche fuori dalla Cittadella) è da tempo indicato – come riportato dal Corriere della Calabria – quale futuro segretario generale della Giunta. E poi volti più o meno noti della dirigenza calabra “pubblico-privata”: Biagio Cataldi (già direttore del Consorzio di bonifica Jonio cosentino), Marina Patrizia Petrolo, Saverio Molica (dirigente al Comune di Catanzaro), Vittorio Prejanò (manager dell’ospedale “Pugliese” di Catanzaro), Giulio Mario Donato, Antonia Criaco, Pasquale Criscuolo (nuovo segretario al Comune di Genova), Vincenzina Sica (segretario al Comune di Catanzaro), Pietro Manna (già direttore generale del dipartimento Bilancio della Regione).
Non ammesse invece le candidature di Antonino Daffinà (già commissario dell’Aterp di Vibo Valentia, candidato con Forza Italia alle ultime Regionali e nome che ha “diviso” il Comune di Cosenza nella nomina dei revisori), Angela Caligiuri (già commissario all’Asp di Vibo Valentia), e Pasquale Monea (già dirigente generale alle Attività produttive della Regione nell’era Scopelliti, già commissario straordinario della Camera di Commercio di Cosenza, già segretario della Provincia di Cosenza): Daffinà e la Caligiuri non sono stati ammessi perché non hanno raggiunto 15 anni di servizio nelle funzioni dirigenziali, Monea non è stato ammesso perché alla sua domanda non era allegato il documento di identità (sic.!). Per i 10 ammessi (o forse solo per Borgo…) qualche giorno di attesa prima dell’investitura. (ant. cant.)
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