C’è un modo in cui Domenica Catalfamo, assessore della giunta Santelli indagata nell’’inchiesta “Helios” della Dda di Reggio (per il ruolo ricoperto quando era una dirigente della Città metropolitana) potrebbe rinvigorire la teoria (nella quale Antonella Grippo non crede affatto) del valore aggiunto delle donne in politica. Quale? Dimettersi e difendersi dalle accuse. Anche perché l’ipotesi di reato non è esattamente “contraffazione del fondotinta di Sandra Savaglio”. Inutile che Catalfamo aspetti prese di posizione da parte di Jole Santelli, meglio fare da sé. Proprio come inizia a sperimentare la minoranza di Palazzo Campanella. I “ragazzacci” dell’opposizione sono usciti dalla terapia intensiva (politica) e hanno cominciato a respirare autonomamente, preannunciando le dimissioni dalle postazioni di vicepresidenza delle commissioni del consiglio regionale. Si vede che i cazziatoni che vengono loro rivolti da questa rubrica hanno sortito qualche effetto. «Bravi con riserva», sottolinea Antonella Grippo. Che, en passant, commenta le scarne presenze per il tour salviniano di sabato scorso. «C’erano quattro gatti e un pipistrello. Non è che Cristian si è fermato ad Eboli?».
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