di Fabio Papalia
REGGIO CALABRIA Una delegazione del Comitato di Sambatello, formata da tre persone, è stata ricevuta a mezzogiorno a Palazzo Alvaro, sede della Città Metropolitana, dal sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà, dal vice sindaco di Reggio Calabria, Armando Neri, e dal comandante della polizia municipale Salvatore Zucco, nella qualità di dirigente del Settore Ambiente.
“Un incontro proficuo” lo definiscono fonti di palazzo Alvaro, nel corso del quale i rappresentati hanno espresso le preoccupazioni del Comitato circa la scelta di stoccare le “ecoballe” nel deposito dell’impianto di Sambatello. Decisione, supportata adesso anche dai pareri di Asp e Arpacal, che qualche giorno fa aveva scatenato la protesta del comitato, che aveva annunciato un presidio permanente davanti all’impianto lamentando oltre al cattivo odore l’aumento di casi di tumore nel quartiere alla periferia nord della città. Le critiche del comitato si appuntano soprattutto sul carattere di “temporaneità” dell’ordinanza comunale. Come dargli torto? In Italia nulla è più definitivo del provvisorio. Proprio sul punto del carattere “temporaneo” dello stoccaggio delle “ecoballe” il comitato ha ricevuto rassicurazioni dall’amministrazione comunale, che conta di poter tenere fede all’impegno nell’arco di un mese circa, quando sarà riaperta la discarica di Melicuccà.
Infine il comitato e il Comune (che già si è espresso in tal senso) si sono impegnati a chiedere alla Regione che Reggio Calabria possa aumentare le quantità di conferimento dei rifiuti negli impianti regionali e in Puglia per smaltire l’ordinario.
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