Tassa di soggiorno non versata al Comune di Soverato, indagato anche l’assessore Vacca – I NOMI

SOVERATO Non avrebbero versato al Comune la tassa di soggiorno percepita dai turisti che hanno pernottato a Soverato. Per questo motivo la Procura della Repubblica di Catanzaro ha notificato 15 avvisi di garanzia tutti accusati di peculato ad altrettanti imprenditori turistici della cittadina dello Jonio catanzarese. A finire nei guai anche l’assessore comunale con delega ai Lavori Pubblici, Urbanistica e Manutenzione, Daniele Vacca. All’esponente della maggioranza che è anche albergatore nonché responsabile dell’ufficio tecnico di Santa Caterina all’Ionio, viene contestata un’omissione di 594 euro. Complessivamente, secondo quanto accertato dagli inquirenti, mancherebbero all’appello nelle casse del Comune oltre 31mila euro frutto appunto, stando all’accusa, del mancato introito di quanto avrebbero dovuto versare le 15 strutture turistiche finite al centro dell’inchiesta della Procura Catanzarese – coordinata dal sostituto procuratore Chiara Bonfadini e portata avanti dalle fiamme gialle del capoluogo – nel periodo che va dal 2014 al 2017. Inoltre, sempre secondo l’accusa, 14 dei 15 gli indagati non avrebbero comunicato alle autorità di pubblica sicurezza le generalità di quanti hanno alloggiato nello loro strutture. Un obbligo specifico che gli albergatori sono tenuti a rispettare entro 24 ore dal ricevimento dei turisti nella struttura.
I NOMI Oltre all’assessore Vacca, in carica dal 31 maggio del 2015, hanno ricevuto un avviso di garanzia altri 14 imprenditori turistici. Si tratta di Costantino Chiefari, 58 anni a cui la Procura contesta un’omissione di 2.230 euro (da luglio 2014 a ottobre 2017), Edoardo Condò, 40 anni a cui viene contestata un’omissione di 1.257 euro (da luglio 2014 a ottobre 2017); Ettore De Giorgio, 42 anni a cui viene contestata un’omissione di 100,50 euro (da luglio 2017 a ottobre 2017); Ausilia De Siena Maria, 56enne, a cui viene contestata un’omissione di 1347 euro (da luglio 2014 a ottobre 2017); Francesco Giuseppe Girillo, 34 anni a cui viene contestata un’omissione di 226,50 euro (da luglio 2016 a ottobre 2017); Vincenza Imperiale, 81 anni a cui viene contestata un’omissione di 974 euro (da luglio 2014 a ottobre 2017); Massimo Nisticò, 68enne, a cui viene contestata un’omissione di 2.952 euro (da luglio 2014 a ottobre 2017); Maurizio Paparazzo, 64 anni, a cui viene contestata un’omissione di 11.850 euro (da luglio 2014 a ottobre 2017); Antonio Andrea Punturi, 89 anni, a cui viene contestata un’omissione di 130 euro (da luglio 2014 a ottobre 2015); Cristiano Rondinelli, 36enne, a cui viene contestata un’omissione di 456 euro (da luglio 2014 a ottobre 2017); Domenico Antonio Rullo, 30 anni, a cui viene contestata un’omissione di 196,50 euro (da luglio 2016 a ottobre 2017); Angela Russo, 61enne a cui viene contestata un’omissione di 3.111 euro (da luglio 2015 a ottobre 2016); Fernando Scavelli, 79enne a cui viene contestata un’omissione di 5.380 euro (da luglio 2014 a ottobre 2017); Teresa Silvestri, 58 anni a cui viene contestata un’omissione di 358 euro (da agosto 2014 a settembre 2017) ed infine a Daniele Vacca, 41enne, a cui viene contestata un’omissione di 584 euro (da luglio 2014 a ottobre 2017).
I 15 albergatori coinvolti, entro 20 giorni, potranno chiedere di essere ascoltati dal magistrato o dalle fiamme gialle per replicare alle accuse loro mosse oppure potranno produrre memorie difensive. Dopo di che la Procura potrò chiedere il rinvio a processo dei 15 oppure chiederne l’archiviazione.