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A Crotone parte la "mini differenziata". Tolleranza zero per chi abbandona i rifiuti

Akrea presenta assieme al commissario prefettizio il nuovo corso della raccolta, oggi ferma a valori tra il 10 e il 12%. Costantino: «Nessuna indicazione per realizzare a Roccabernarda la discarica…

Pubblicato il: 17/06/2020 – 16:55
A Crotone parte la "mini differenziata". Tolleranza zero per chi abbandona i rifiuti

di Gaetano Megna
CROTONE Tra due mesi partirà “la mini differenzia” ed entro un anno Crotone dovrebbe completare il progetto per portare a regime la raccolta dei rifiuti senza più smaltimento tal quale. Attualmente la percentuale di raccolta differenziata è tra il 10 e il 12%. A spiegare il nuovo percorso dell’Akrea, società in house del Comune pitagorico, è stato il nuovo presidente della società Gianluca Giglio nel corso di una conferenza stampa, che ha registrato anche la presenza del commissario prefettizio Tiziana Costantino e degli altri due membri del Cda di Akrea, Raimondo Mancini ed Erminia Longo. A fare gli onori di casa l’addetto stampa di Akrea, Gianfranco Bonanno. Insieme Akrea e Comune per annunciare che vi è un progetto di rilancio delle attività che ha l’obiettivo di porre fine, una volta per tutte, all’emergenza rifiuti nella città pitagorica. In agenda c’è anche la messa in attività dell’Ato della provincia di Crotone che, sulla carta, è stata avviata lo scorso mese di gennaio. Il progetto parte con la nomina di recente di Giglio, scelto dal commissario Costantino con un bando. La nomina di Giglio secondo Costantino è quella giusta perché siamo di fronte a «un manager».
IL PROGETTO AKREA SI COSTRUISCE PARTENDO DALL’ESISTENTE La società di proprietà del Comune di Crotone non ha debiti, infatti ha chiuso i tutti i bilanci in pareggio o addirittura con un piccolo avanzo. La situazione economica è buona. Non altrettanto positivi sono i parametri riguardante l’organico, gli automezzi e l’attrezzatura. Attualmente alle dipendenze di Akrea vi sono 115 lavoratori di cui l’80% è rappresentato da unità lavorative impegnate nelle attività di raccolta e conferimento dei rifiuti, più il verde pubblico. L’età media di questi lavoratori è di 51 anni e, per avere una resa ottimale, dovrebbe essere di 43 anni. Solo il 40% dei lavoratori potrebbe essere impegnato al 100% nelle attività, il restante 60% ha delle situazioni individuali che non lo consentono. Anche il parco automezzi può essere utilizzato al 50%: su 30 automezzi di proprietà solo 15 sono efficienti. L’attrezzatura di proprietà è obsoleta, non sempre utilizzabile e non idonea per un’azienda moderna ed efficiente.
OBIETTIVI: AUMENTARE LA DIFFERENZIATA E RIORDINARE IL SISTEMA Nonostante le situazioni individuali del 60% dei dipendenti dell’Akrea, la forza lavoro ben organizzata potrebbe consentire di raggiungere ugualmente l’obiettivo. Secondo il presidente Giglio, infatti, i dipendenti hanno la giusta motivazione per superare «le limitazioni lavorative». Hanno un grande attaccamento per l’azienda e la città. Gli uomini per partire ci sono ma c’è bisogno di risorse. I soldi necessari li deve mettere il Comune, in qualità di proprietario unico dell’Azienda. L’Akrea redige i progetti e il Comune fa i bandi e mette i soldi. Ci sono anche 2,2 milioni di euro assegnati al Comune di Crotone dalla Regione per far partire la raccolta differenziata porta a porta. Questo tipo di raccolta a Crotone non è possibile farlo e per questo si pensa ad una rimodulazione del progetto per iniziare ad attingere al finanziamento. Giglio pensa anche di attivare finanziamenti come Akrea. Cosa che sino ad ora non è stata mai fatta. Altri fondi dovrebbero arrivare da una diversa organizzazione della raccolta degli ingombranti, che oggi sono una spina nel fianco della città pitagorica. Tra due mesi si parte con la “mini raccolta differenziata”, che interessa tutti gli esercizi commerciali presenti in città. Limitatamente a questi soggetti si farà anche la raccolta dell’umido. La successiva tappa riguarderà la sperimentazione in alcuni quartieri pilota. I cassonetti per strada non spariranno. Non lo consente la configurazione urbanistica di Crotone. E’ previsto il potenziamento delle due isole ecologiche esistenti. Saranno ampliate e potenziate per evitare che lo spazio interno si esaurisca in tempi brevi. Il motivo dell’inefficienza di oggi è legato proprio alla mancanza di spazi. La fase intermedia prevede la raccolta differenziata di carta, vetro e multi materiali. Entro un anno la situazione dovrebbe essere normalizzata. Tutto dipende anche dalla burocrazia e dalla conclusione dei bandi che saranno fatti. Si prevede di rifare le gare per l’acquisto dei mezzi, che nel passato sono andate deserte, magari cambiando la procedura.
MULTE E CONTROLLI PER CHI ABBANDONA RIFIUTI Sono dodici le aree critiche dove vengono abbandonati rifiuti in maniera selvaggia. La situazione di queste aree, negli ultimi tre anni, si è addirittura aggravata. L’aumento della spazzatura nelle aree critiche coincide con l’avvio della raccolta differenziata nei Comuni del circondario. Akrea e Comune hanno deciso di porre fine all’abbandono selvaggio e irregolare mettendo in atto il controllo delle aree critiche con un sistema di videosorveglianza. Si annunciano multe salate per i trasgressori.
NON C’E’ L’INDICAZIONE DI TERRATE TERRATELLE PER LA COSTRUZIONE DELLA DISCARICA AL SERVIZIO DELL’ATO
Il commissario prefettizio Costantino, nella qualità di presidente dell’Ato Crotone, ha chiarito che «non è stata fatta nessuna indicazione per costruire la discarica di servizio nel Comune di Roccabernarda». C’è una commissione tecnica che sta valutando alcuni siti e al momento non è stata fatta nessuna scelta. Gli Ato non sono ancora operativi ed è la Regione a mantenere la gestione delle discariche e degli altri impianti. Gli Ato stanno muovendo i primi passi e a Crotone si stanno organizzando gli uffici. Sino ad ora l’Ato non era riconosciuto nemmeno come «personalità giuridica». L’obiettivo è rendere pubblica la gestione del sistema dei rifiuti.
CONTROLLORI DEL TRAFFICO E IMPIANTI SPORTIVI I 13 dipendenti per il servizio “sosta a pagamento” fanno parte dell’organico dell’Akrea. Il servizio “sosta a pagamento” rappresentava una voce negativa per il bilancio dell’Akrea e, quindi, è tornato alla gestione diretta del Comune. La nuova gestione probabilmente sarà assegnata con un bando. Alcuni dei lavoratori, con le dovute clausole di salvaguardia, potrebbe andare al nuovo servizio, altri restano con l’Akrea. Uno sta già lavorando per la società in house, mentre gli altri dodici sono collocati in ferie. Akrea gestisce anche gli impianti sportivi. «La gestione pubblica – ha detto Costantino – deve essere rafforzata e il Comune deve avere la certezza dei propri beni». Akrea gestirà impianti sportivi, compresa la piscina olimpionica, «attraverso il meccanismo del codice degli appalti e saranno dati in uso alle società sportive iscritte al Coni». Secondo la Costantino la precedente gestione difettava del rispetto del profilo giuridico. La riapertura degli impianti dovrebbe avvenire nell’arco di poco tempo. (redazione@corrierecal.it)

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