CATANZARO Mascherine per tutti, dagli studenti ai docenti, dai presidenti di commissione al personale amministrativo, rigoroso distanziamento e percorsi diversificati a seconda degli indirizzi all’interno dei vari istituti. Il primo giorno dell’esame di maturità 2020 nelle scuole di Catanzaro ha chiaramente risentito delle restrizioni richieste dai provvedimenti di sicurezza contro la diffusione del coronavirus: nessun assembramento all’ingresso degli istituti, visto che ogni giorno possono sostenere la sola prova del colloquio orale non più di cinque studenti, uno alla volta e tutti obbligati inoltre a presentarsi, almeno 15 minuti prima dell’appello, muniti di autocertificazione e a seguire le rigide indicazioni fornite dai dirigenti e dal corpo docente.
Per questo gli stessi esaminandi questa mattina si sono ritrovati in un’atmosfera sicuramente inedita, per certi versi irreale, nella quale anche l’ansia per l’esame è stata vissuta in modo diverso da come si potevano immaginare.
Salvatore Iozzi, studente dell’Istituto tecnico industriale “Scalfaro” di Catanzaro, racconta il suo approccio prima di entrare nell’aula per il suo colloquio: «Ci siamo preparati bene anche grazie all’assistenza dei nostri insegnanti che – spiega – hanno fatto sì che il nostro studio seguisse ritmi efficaci, ma certo la didattica a distanza non è la stessa cosa della presenza fisica a scuola. Ma siamo consapevoli che non c’era altra scelta».
Sensazioni condivise anche da Giovanni Posca, maturando sempre allo “Scalfaro”: «Indubbiamente l’emozione c’è ma – sostiene – non era così che mi aspettavo dovesse andare questa giornata. Poi, il fatto che non ci sia lo scritto per certi versi è un impegno in meno ma per altri versi può essere un problema, perché così si deve concentrare tutto in una prova. Speriamo che vada tutto bene. Comunque è bello dopo il lungo lockdown rivedere di persona compagni, docenti e tecnici a cui ci si è comunque affezionati».
Lo “Scalfaro” è uno degli istituti storici di Catanzaro, posizionato nella centralissima Piazza Matteotti in un edificio molto grande e contenente diversi indirizzi: l’organizzazione dell’esame di maturità ha richiesto quindi un particolare sforzo logistico. A descriverlo è la vice dirigente della scuola Maria Caterina Gariano: «Abbiamo creato percorsi di entrata e di uscita diversificati a seconda dei vari indirizzi, in modo da evitare agli studenti e ai docenti persino la possibilità di incontrarsi. Stiamo rispettando le misure di sicurezza al 100% e gli esami si stanno svolgendo in piena regolarità. Veniamo poi da mesi particolari e non dico che ci stiamo abituando ma certo il nostro lavoro si è sempre più calibrato per queste nuove esigenze. Penso – conclude Gariano – che ci ricorderemo per sempre la straordinarietà di questi momenti, ma non la loro piacevolezza, che non c’è».
Stesse scene e stesse riflessioni anche all’Istituto tecnico economico “Grimaldi-Pacioli” di Catanzaro: secondo l’insegnante Anna Lia Paravati «tutto si sta svolgendo nel pieno rispetto delle misure, grazie alla collaborazione dei ragazzi e dei docenti, ma davvero speriamo che in futuro non sia più così».
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