Ultimo aggiornamento alle 22:10
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 4 minuti
Cambia colore:
 

Cosenza, la strategia della Panizzoli: «Ospedale a pieno regime in poche settimane»

Il commissario dell’Azienda ospedaliera di Cosenza è stata ascoltata nel corso della commissione sanità che si è svolta a palazzo dei Bruzi. «La situazione della chirurgia e del reparto di pediatri…

Pubblicato il: 18/06/2020 – 19:05
Cosenza, la strategia della Panizzoli: «Ospedale a pieno regime in poche settimane»

di Michele Presta
COSENZA
Poche, maledette e subito. Non sono monete quelle che il commissario dell’azienda ospedaliera di Cosenza dispensa ai consiglieri comunali di Cosenza ma delle informazioni. Ai fiumi di parole, conditi in alcuni casi da un pizzico di retorica politica, la manager bergamasca alla guida dell’ospedale di Cosenza replica alle sollecitazioni che arrivano in maniera bipartisan sia dalla maggioranza che dalla minoranza. Tiene banco sulla cronaca cittadina l’ipotesi che il reparto di pediatria venga accorpato a quello di chirurgia pediatrica, ipotesi che Giuseppina Panizzoli smentisce e così fa anche il direttore sanitario Salvatore De Paola. «Si tratta di una situazione del tutto momentanea e dovuta ad esigenze di natura organizzativa – spiega il commissario – . Dico questo perché con l’assunzione degli infermieri nella prossima settimana, tutto ritornerà alla normalità». L’obiettivo della direzione sanitaria è dunque quello di ritornare a pieno regime, quello che si registrava prima delle restrizioni imposte per contenere il contagio da coronavirus. «Noi non ci siamo fermati – aggiunge Salvatore De Paola – anzi, in piena emergenza ci siamo presi il rischio di effettuare un trapianto. Solitamente gli interventi programmati erano 24 alla settimana ai quali si aggiungono anche quelli di medicina d’urgenza. Per il periodo che convenzionalmente individuiamo in “Fase 1” e “Fase 2” siamo scesi a 14 ma cercate di guardare a questi numeri consci del fatto che si è operato in modo da far entrare in contatto il minor numero di operatori».
DOMANDA E RISPOSTA Liste d’attesa, accorpamenti di chirurgie, sala parto fuori uso, e una «sanità che ci saremmo aspettati migliorasse, non peggiorasse». Il benvenuto al commissario in commissione è stato dato proprio dalla presidente di Maria Teresa De Marco. A lei si sono aggiunti anche Damiano Covelli, e Piercarlo Chiappetta che hanno ribadito la necessità di una regolarizzazione dell’ospedale di Cosenza e dello sblocco di procedure concorsuali. Le difficoltà che vivono quotidianamente i malati oncologici così come i cittadini costretti a usufruire del servizio di prenotazione del Cup sono state evidenziate dai consiglieri Bianca Rende e Annalisa Apicella, mentre il consigliere della Lega, Vincenzo Granata ha specificato come: «Sia necessario in questo momento prendere atto non solo della gestione impeccabile dell’emergenza, ma anche di concentrarsi sul piano del turn-over così come sulla questione dei posti letto e delle prestazioni ambulatoriali». E proprio da questi punti, il commissario dell’Ao cosentina è partita per snocciolare i punti che la riguardano direttamente. «Siamo stati uno dei pochi ospedali a non avere contagiati – spiega-, significa che le misure di contenimento hanno funzionato ed abbiamo potuto operare con maggiore tranquillità. In questo momento l’assetto ospedaliero è transitorio. La situazione ritornerà alla normalità nel giro di qualche settimana. Il piano triennale delle assunzioni, prevede per quest’anno l’ingaggio di 168 professionisti, tra queste ci sono 50 operatori socio sanitari e 60 infermieri». Sulle attività ambulatoriali, il commissario Panizzoli ha specificato che tutte sono ripartite ad eccezione di geriatria e urologia che però potrebbero ripartire già da lunedì. «Ciò che manca al momento è la libera professione – aggiunge – le prestazioni potranno ripartire soltanto tra quindici giorni». Ai consiglieri che hanno lamentato la mancanza di attenzione per i malati oncologici, costretti a viaggi della speranza e file interminabili per le operazioni, sia il direttore sanitario De Paola che il commissario hanno tenuto a ribadire che per questa categoria di malati le prestazioni sanitarie saranno sempre prioritarie. «Non ci siamo fermati neanche con il lock down su alcune prestazioni – dice De Paola – non lo faremo neanche adesso». Le file ai cup potrebbero risolte, in parte, anche con l’istallazione di alcuni totem attraverso i quali agevolare i pagamenti, mentre sull’assalto ai pronto soccorso la Panizzoli è dell’idea che sia tutta una questione di mentalità: «Nei mesi della chiusura abbiamo avuto un crollo drastico degli accessi, adesso la situazione è cambiata, ma la maggior parte degli interventi sono di codice bianco e verde». Circa le spettanze per le premialità del 2019 che gli operatori dell’Ao aspettano prima che la faccenda del covid diventasse incandescente, sollevata dal consigliere Cito, il commissario Panizzoli ha poi concluso: «Il lavoro degli operatori è stato encomiabili. Grandi professionisti hanno lavorato in modo eccezionale e sicuramente meritano la premialità legata al 2019. Per quanto riguarda invece tutta la parte di premialità relativa al 2020 e quindi al periodo del covid, dovrà determinarsi la regione Calabria». (m.presta@corrierecal.it)

Argomenti
Categorie collegate

Corriere della Calabria - Notizie calabresi
Corriere delle Calabria è una testata giornalistica di News&Com S.r.l ©2012-. Tutti i diritti riservati.
P.IVA. 03199620794, Via del Mare, 65/3 S.Eufemia, Lamezia Terme (CZ)
Iscrizione tribunale di Lamezia Terme 5/2011 - Direttore responsabile Paola Militano
Effettua una ricerca sul Corriere delle Calabria
Design: cfweb

x

x