CATANZARO «Con l’avviso ai 479 indagati della conclusione delle indagini preliminari relative all’inchiesta “Rinascita Scott” della Dda di Catanzaro, si avvicina la fase dello svolgimento del relativo processo. Per la celebrazione dello stesso risulta quanto mai necessario individuare il luogo adeguato per lo svolgimento delle relative attività processuali, in sicurezza, nel rispetto delle misure anti-virus, evitando difficoltà di allestimento e quindi con soluzioni agevoli, economiche e di rapida soluzione». E’ quanto si legge in una nota congiunta di Cgil Area Vasta (Cz-Kr-Vv), Cgil Calabria, Comunità Progetto Sud e Libera-Calabria.
«In questo senso rispetto alle proposte avanzate nei giorni scorsi ci sembra di facile percorribilità – afferma la Cgil – l’ipotesi che individua come sede, per la eventuale soluzione, l’ex area Sir di Lamezia Terme e precisamente gli immobili di proprietà della Regione Calabria, gestiti dalla Fondazione Mediterranea Terina Onlus che risponderebbero ai requisiti di sicurezza, logistica, anche in merito a parcheggi e vigilanza. Si tratta di strutture già dotate di servizi che con un investimento contenuto potrebbero garantire la trasformazione e la adattabilità alle necessità di una aula bunker e di prossimità rispetto al Tribunale di Vibo Valentia».
«Riteniamo tale proposta utile – conclude la Cgil – a rispondere in maniera tempestiva e con vantaggio economico alla esigenza processuale e ci consentiamo di sottoporla al vaglio delle autorità competenti anche al fine di assicurare che l’importanza della celebrazione del detto processo, non sia sottratta al contesto sociale della nostra Regione e del territorio, come momento di riscatto e per l’affermazione della giustizia contro il malaffare e l’illegalità prodotte dalla ‘ndrangheta in Calabria».
x
x