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Lo "strappo" della Lega sui rifiuti a Lamezia e Castrovillari: no a fughe in avanti

I consiglieri regionali del Carroccio calabrese chiedono una concertazione sugli interventi a Santelli, De Caprio e Gallo. «No a vecchi modus operandi. Le eccellenze agricole e turistiche vanno tut…

Pubblicato il: 19/06/2020 – 16:14
Lo "strappo" della Lega sui rifiuti a Lamezia e Castrovillari: no a fughe in avanti

CATANZARO No a fughe in avanti e scelte non concordate sui rifiuti. I consiglieri regionali della Lega se la prendono ufficialmente contro i metodi delle vecchie amministrazioni, ma il senso è chiaro: con le ordinanze che “portano” l’immondizia a Castrovillari (dove il sindaco è pronto alle barricate) e Lamezia Terme (dove il primo cittadino Paolo Mascaro pare, invece, ben felice di realizzare una nuova maxi discarica), Santelli non ha mostrato di voler coinvolgere la maggioranza. E la Lega ha «chiesto ufficialmente all’assessore De Caprio, all’assessore Gallo e alla presidente Santelli la costituzione di un tavolo tecnico di concertazione che diventi uno strumento propositivo affinché si superino determinati modus operandi che hanno contraddistinto le passate amministrazioni».
Per ora, insomma, il modus operandi è lo stesso. E Tilde Minasi, Filippo Mancuso, Pietro Molinaro e Pietro Raso lo sottolineano. E danno qualche consiglio per il presente e il futuro. Chiedendo alla giunta regionale «una tutela che deve guardare soprattutto a territori dall’alta vocazione agricola e turistica: ad esempio, quelle della piana di Lamezia Terme (località Stretto) e quella di Castrovillari (Cammarata), sulle quali insistono produzioni Igt, Doc, Igp apprezzate e conosciute in tutto il mondo per l’altissima qualità».
Meglio evitare di localizzare gli impianti in area a vocazione agricola: «Pensando anche al mantenimento ed alla cura di zone di eccellenza significative dal punto di vista agricolo – scrivono i consiglieri regionali del Carroccio –, riteniamo rilevante, come consiglieri regionali della Lega, affrontare l’argomento e sviluppare in maniera concreta e strutturata un serio approfondimento in materia». Da qui l’invito a concertare e abbandonare vecchie logiche. Uno “strappetto” politico legato al caos che attanaglia la regione.
«È imprescindibile – spiegano i leghisti calabresi –, quindi, che in questa fase siano perseguite tutte le soluzioni ed utilizzati tutti i mezzi attualmente a disposizione affinché venga superata un’emergenza che incide, inevitabilmente, sul quotidiano di tante comunità, anche per diverse inadempienze causate dall’inerzia di alcune amministrazioni locali che stanno ricercando vie di uscita a scapito di aree che andrebbero, invece, preservate. Nelle more di una condizione che deve essere, in modo celere, mitigata per la tutela della salute pubblica e per la salvaguardia dei singoli territori, è comunque indispensabile ricercare degli iter che possano garantire una programmazione, sia a breve che a lungo termine, volta a individuare percorsi virtuosi ed innovativi che vedano nel settore dei rifiuti un’opportunità e non un peso da sostenere con difficoltà e disagi e sul fronte della salubrità, e su quello del decoro e dell’impatto economico e finanziario».

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