CATANZARO È di Tropea, rinomata località turistica della Costa degli Dei, il primato del lido con il maggiore costo giornaliero: 40,00 euro per un ombrellone e 2 sdraio per il mese di agosto. È quanto emerge da un’indagine di Federconsumatori Calabria, che allo scopo di vagliare quanto i postumi della pandemia abbiano inciso sull’offerta dei servizi balneari, ha simulato la prenotazione di servizio spiaggia su 40 stabilimenti balneari della Calabria rappresentativi di ogni Provincia e delle principali località turistiche della costa Jonica e Tirrenica. La simulazione, che non è esaustiva dell’intera offerta regionale, ha riguardato la prenotazione nel mese di agosto di un servizio spiaggia comprensivo di un ombrellone e due sdraio.
La stagione estiva sarà il banco di prova per risollevare le piccole economie locali ma anche per ritemprare il corpo e l’animo degli italiani i quali, almeno nelle intenzioni, in 7 su 10 intendono trascorrere le vacanze nel Bel Paese. Se sarà effettivamente così il settore turistico potrebbe beneficiare di un turismo interregionale in gradi di far rifiatare gli operatori del settore.
Dalle dichiarazioni rilasciate dai gestori degli stabilimenti i listini prezzo sembrerebbero invariati, ad eccezione di un solo operatore in provincia di Vibo che ha ammesso un aumento di 0,50 centesimi per i costi di sanificazione previsti in adempimento agli obblighi igienico-sanitari imposti dalla normativa anti-Covid 19. Dall’indagine di Federconsumatori Calabria
risultano già esaurite alcune prime file a Praia a Mare e Diamante (terza-quarta fila tra 15,00-25,00 euro). A Squillace, uno dei lidi campionati, offre ad esempio una sola proposta tariffaria per l’intera stagione estiva a 600,00 euro.
Fra le località con il più alto costo giornaliero per il servizio balneare di sdraio e ombrellone e per le prime file, risultano nell’ordine: Tropea (40,00), Capo Vaticano/Ricadi, Squillace, Pizzo, Scalea, Roseto Capo Spulico, Corigliano-Rossano, Soverato, Scilla (20,00-25,00 euro).
Più contenuti i costi delle altre località, fra cui: Reggio Calabria, Roccella Jonica, Siderno, Crotone, Cirò Marina, Isola Capo Rizzuto, Soverato, Catanzaro Lido, Amantea, dove le tariffe giornaliere oscillano tra i 10,00 ed i 20,00 euro.
Variano da località a località e da uno stabilimento all’altro, i costi per le altre file retrostanti e le offerte per il solo week end (es. a Roseto Capo Spulico a 45,00 euro), a settimana o mensile. In tutte le offerte è escluso il parcheggio auto che va aggiunto agli altri costi.
«Siamo partiti dal presupposto – afferma Mimma Iannello presidente di Federconsumatori Calabria – che non bastano bonus e incentivi per scegliere di trascorrere le vacanze in Calabria se poi mancano servizi e infrastrutture che rendano appetibili i territori. Sole e mare da soli non bastano ed anche il mare ha le sue incognite sui costi e sulla qualità di fruizione. Compresi gli stabilimenti balneari».
«Le tariffe emerse nella nostra indagine – spiega Iannello – lasciano supporre che in certi luoghi di vacanza le spiagge private, visti i costi, diventeranno accessibili a pochi. Un limite che diventa discriminante se si pensa che la sicurezza in spiaggia potrebbe rivelarsi un optional tra chi può permettersi un servizio privato sicuro e chi, per scelta o per necessità, deve far uso delle spiagge libere con maggiore afflusso e dove, non tutte le amministrazioni locali, saranno nelle condizioni di assicurare una piena vigilanza sanitaria. Ancor più laddove molte spiagge, soprattutto nel tirreno cosentino, sono state privatizzate e restano scampoli liberi dove accaparrarsi il migliore posto al sole». (f.p.)
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