CATANZARO La Corte d’Appello del Tribunale di Catanzaro presieduta dal giudice Giancarlo Bianchi, con a latere i colleghi Adriana Pezzo e Giovanni Mastroianna ha confermato la condanna a 5 anni e 8 mesi inflitta a Francesco Mazzei nel novembre del 2019 dal tribunale di Cosenza (qui la notizia). Al termine delle indagini, l’uomo di 40 anni, venne tratto in arresto e accusato di sequestro di persona, violenza sessuale su minore e rapina. I giudici hanno lo hanno ritenuto responsabile per i primi due reati, assolvendolo invece per il terzo. La vicenda che lo vede coinvolto nel procedimento giudiziario nasce dalla denuncia di una minorenne che ai carabinieri del capoluogo Bruzio ha raccontato di essere stata violentata nelle stanze sottostanti la stazione dello scalo ferroviario di Vaglio Lise. La vittima si trovava alla stazione ferroviaria cosentina in compagnia di un suo amico ed entrambi, prima di essere adescati da Mazzei, stavano aspettando il convoglio ferroviario per raggiungere la città di Paola. Sulla vicenda circa i mancati controlli alla stazione ferroviaria il giorno in cui sono stati commessi i reati, nelle scorse settimane (qui la notizia) si era appreso che con una nota la polizia ferroviaria di Reggio Calabria aveva comunicato alla procura di Cosenza che gli agenti che sarebbero dovuti essere in servizio in realtà erano impegnati altrove sempre per necessità e disposizioni di polizia. Su questo episodio, Chiara Penna, avvocato difensore della vittima che si è costituita parte civile, opponendosi al decreto di archiviazione hanno chiesto che si facciano ulteriori e approfondite indagini. (mi.pr.)
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