CATANZARO Ben 45 candidati ammessi, 36 dei quali esterni all’amministrazione regionale, e tantissimi volti noti che già hanno avuto a che fare o ancora hanno a che fare con la sanità calabrese, anche sei nei corridoi della Cittadella si vocifera che alla fine sarà “premiato” un volto completamente nuovo (alle latitudini calabre, ovviamente…). È stato pubblicato l’elenco delle candidature ammesse alla selezione per il conferimento dell’incarico di dirigente generale del Dipartimento “Tutela della Salute e Politiche Socio sanitarie” della Regione Calabria, Dipartimento al momento retto dalla dirigente Francesca Fratto. Tra i candidati esterni ammessi spiccano alcuni nomi di particolare rilievo: il primo è quello di Francesco Bevere, già direttore dell’Agenas e già “superdirigente” al ministero della Sanità (ha guidato anche la Programmazione sanitaria), poi c’è Thomas Schael, che è stato sub commissario della sanità calabrese con l’attuale commissario Cotticelli prima di dimettersi e lasciare il posto a Maria Crocco (Schael inoltre è stato manager nella sanità calabrese anche nell’era Loiero, a Crotone), e inoltre c’è Tonino Belcastro, già dirigente generale del Dipartimento della Salute fino alla decadenza per scadenza del mandato e ancora soggetto delegato per l’emergenza coronavirus grazie alla designazione “nominativa” della governatrice Jole Santelli. In questi ultimi giorni, il nome ritenuto più “papabile” per diventare il nuovo dg dell’assessorato regionale della Sanità è quello di Bevere (nel fotino), sul quale ieri si sono indirizzate le critiche del deputato M5S Sapia, che ha cheisto alla Santelli di evitare un’ulteriore “colonizzazione” della Calabria. Per il resto, negli elenchi dei candidati ammessi, esterni e interni, tanti nomi che hanno già svolto a vario titolo incarichi nella sanità calabrese, con fortune per la verità in genere basse (e purequalche inciampo giudiziario…). (c.ant.)
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