CATANZARO Ha partecipato oggi alla sua prima riunione di Giunta l’avvocato Maurizio Borgo, il nuovo segretario generale della Giunta regionale della Calabria guidata da Jole Santelli. Classe ’71, genovese di nascita e romano d’adozione, Borgo era stato presentato già ieri in Cittadella dal Presidente Santelli alla dirigenza regionale. Avvocato dello Stato, Vice capo gabinetto del Ministero dei Trasporti, Maurizio Borgo è stato Capo dell’Ufficio Legislativo del Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca e Capo dell’Ufficio Legislativo del Ministero della Salute.Consulente giuridico del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali – Gestione commissariale ex Agensud con riferimento alle problematiche espropriative connesse alla realizzazione, da parte dei Consorzi di Bonifica del centro-sud, del Programma statale di opere irrigue, Borgo si è occupato per anni dell’espropriazione di pubblica utilità, di emergenza rifiuti nella città di Napoli e nella Provincia di Roma dove, come consulente giuridico presso la spa Strata, ha curato la permessualistica. Autore di numerose pubblicazioni su riviste cartacee, dal gennaio 2008 è co-direttore della rivista “Rassegna Avvocatura dello Stato” e collaboratore editoriale della rivista online www.esproprionline.it. Oggi Borgo ritorna in Calabria dove tra l’altro è stato in servizio presso l’Avvocatura Distrettuale di Reggio Calabria, Consulente giuridico dell’Autorità Portuale di Gioia Tauro e Consulente giuridico del Commissario delegato per l’emergenza rifiuti. «Sono estremamente soddisfatta che una personalità di tale spessore – ha detto il presidente Santelli – che ha ricoperto incarichi così prestigiosi, abbia accettato di venire a lavorare qui con noi. Sono rimasta particolarmente colpita ieri, durante il discorso ai direttori generali, quando l’avvocato Borgo ha detto di aver accettato quest’incarico per restituire alla Calabria ciò che le ha tolto, avendo una moglie di Reggio Calabria e due figli nati a Melito Porto Salvo, origini di cui vanno particolarmente orgogliosi».
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