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De Caprio: «Affiancheremo i comuni nelle attività di bonifica delle aree inquinate»

L’assessore all’ambiente è intervenuto nel corso di un convegno organizzato dal consiglio nazionale dei geologi. Tra i partecipanti, il generale di brigata dei Carabinieri, Giuseppe Vadalà: «Dobbia…

Pubblicato il: 24/06/2020 – 16:32
De Caprio: «Affiancheremo i comuni nelle attività di bonifica delle aree inquinate»

CATANZARO «L’identificazione e la bonifica delle aree contaminate costituisce oggi un problema ambientale di prioritaria importanza, sia a livello nazionale, sia a livello europeo». Lo ha detto Sergio De Caprio, assessore all’Ambiente e all’energia della Regione Calabria, aprendo i lavori del Convegno online sul tema “Caratterizzazione, Progettazione ed Esecuzione di interventi di risanamento ambientale e discariche abusive: aspetti giuridici e tecnici”, organizzato dal Consiglio Nazionale dei Geologi, in collaborazione con l’Ordine dei Geologi della Calabria. «Le prime gravi manifestazioni di inquinamento delle matrici acqua e suolo – ha aggiunto De Caprio – negli anni Settanta, hanno portato in luce una crescente coscienza sociale del problema. Oggi è evidente come la qualità dell’ambiente sia precondizione per la salute fisica dei suoi abitanti, non solo umani. È giunto il tempo di considerare anche nell’azione amministrativa di ogni giorno l’ecosistema quale unità indivisibile e tutelarlo, quale risorsa, anche economica. La Calabria vuole vivere i suoi territori e il nostro impegno è quello di affiancare i Comuni in questo percorso, programmando al meglio interventi e risorse». Tra gli argomenti affrontati nel corso del convegno sono rientrati anche lo smaltimento illecito di rifiuti, spesso pericolosi; la lotta alle discariche abusive su tutto il territorio nazionale; la messa in sicurezza e la bonifica dei siti inquinati; il risanamento ambientale di aree particolarmente degradate. Al centro dell’incontro anche il ruolo, le funzioni e la gestione degli appalti nelle gare di lavori pubblici di cui ha parlato l’esponente dell’Anac, Filippo Romano. Tra i partecipanti, il generale di brigata dei Carabinieri, Giuseppe Vadalà, Commissario straordinario per la bonifica delle discariche abusive”. «La mia adesione nasce dalla condivisione – ha detto Vadalà – delle finalità dell’evento ovvero lo spirito di promuovere il valore del risanamento del territorio e del recupero ambientale che è poi quello che ci indirizza per la nostra missione di bonifica delle discariche abusive. L’obiettivo del nostro incontro oggi è quello di poter comunicare, divulgare e ribadire il concetto che fare sistema è l’arma vincente per il Paese». «La grande quantità di rifiuti che produciamo ogni giorno – ha sostenuto può essere trasformata in risorsa: è questa la frontiera dell’economia circolare». «Il risanamento e il recupero delle aree inquinate – ha sostenuto Arcangelo Francesco Violo, segretario del Consiglio nazionale dei geologi – consentono di ripensare il territorio portando le scelte urbanistiche verso il riuso, la rigenerazione del costruito, riducendo in tal senso il consumo di suolo. Il recupero di aree inquinate diventa un intervento di interesse pubblico che porta con sé la riqualificazione di aree che altrimenti sarebbero destinate all’abbandono ed al degrado, con le relative conseguenze anche dal punto di vista sociale. Per raggiungere l’obiettivo di realizzare le bonifiche con tecniche adeguate, è necessario dare un ruolo chiave alle specializzazioni tecniche che operano in un settore che vede nella multidisciplinarietà un arricchimento culturale. In questo quadro, i geologi svolgono un ruolo fondamentale poiché sono dei professionisti tecnici capaci di leggere il territorio nella sua evoluzione ed interezza e sanno, quindi, proporre soluzioni concrete per trasformare la gestione delle bonifiche ambientali da mera passività ad opportunità di crescita».

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