CROTONE Prosegue il muro contro muro tra il Comune di Crotone e il consorzio “Momenti di Gloria”, al quale sono associate una serie di società sportive della città, sulla gestione del Palamilone, una struttura di proprietà dell’ente pubblico all’interno della quale si praticano diverse discipline. Struttura che otto anni fa il Comune aveva affidato in gestione al consorzio senza, tuttavia, che fosse mai stipulata una valida convenzione ma sulla base di un tacito accordo che si è perpetrato negli anni. Il commissario straordinario Tiziana Costantino, che amministra il Comune di Crotone dopo le dimissioni del sindaco Ugo Pugliese rassegnate proprio in seguito ad una vicenda giudiziaria che ha preso le mosse dalla gestione di un’altra struttura sportiva comunale, la piscina olimpionica, lo scorso 9 marzo ha revocato l’affidamento in gestione del Palamilone al consorzio Momenti di Gloria, il quale, tuttavia, si è opposto rivolgendosi al Tar Calabria per chiedere la sospensione del provvedimento comunale.
I giudici amministrativi hanno rigettato l’istanza di sospensiva del consorzio e hanno rinviato all’udienza del prossimo 29 luglio la discussione sul merito della vicenda. Nel frattempo il commissario Costantino non è rimasto con le mani in mano ed ha emesso un’ordinanza di sgombero della struttura all’interno della quale le società sportive hanno ancora le rispettive attrezzature. Ordinanza che il Comune avrebbe inteso eseguire questa mattina, senonché il funzionario inviato dall’ente insieme agli agenti della Polizia locale hanno trovato ad attenderli davanti al Palamilone i responsabili del Consorzio con i rispettivi legali che hanno bloccato lo sgombero opponendo una decisione adottata dal Tar della Calabria nella giornata di ieri ed hanno minacciato l’intervento dei carabinieri se i vigili non avessero fatto marcia indietro.
Con quella ordinanza, in effetti, i giudici hanno sospeso lo sgombero ma solo per due delle otto società che fanno parte del Consorzio dal momento che non avevano potuto prendere parte al sopralluogo per l’inventario dei beni presenti all’interno del palazzetto dello sport. Lo stesso Tar, tuttavia, nell’ordinanza di ieri ha evidenziato che «nell’attuale fase ogni ulteriore uso della struttura da parte dei ricorrenti è possibile solo se autorizzato dall’ente proprietario in via necessariamente eccezionale dovendosi contemperare con le esigenze di rientro nel possesso della struttura».
E infatti il commissario straordinario del Comune ha inteso precisare che «la domanda di annullamento dell’ordinanza di sgombero dell’immobile di proprietà comunale denominato Palamilone non è stata accolta dal Tar se non limitatamente alla posizione di due associazioni che hanno proposto ricorso per accertamento davanti al Tribunale regionale. Rimane impregiudicata l’esecuzione dell’ordinanza dirigenziale nei confronti del consorzio Momenti di Gloria per la reimmissione nella disponibilità del Comune dell’intero immobile». Di fronte all’ennesimo conflitto esploso questa mattina il commissario Costantino parla di «vicenda che sta assumendo contorni esorbitanti e paradossali». «Il Palamilone – ga detto – bene di proprietà comunale, viene a tutt’oggi detenuto da un soggetto privato, il cui titolo di possesso era dichiaratamente di natura provvisoria, rimosso dal mondo giuridico con un atto di revoca, che ha comportato il venir meno della gestione temporeanea da parte del consorzio Momenti di Gloria».
«Un atto di revoca efficace a tutti gli effetti in quanto avallato dal Tar che – aggiunge il commissario – ha vietato l’ulteriore utilizzo dell’immobile senza autorizzazione comunale, specificando che l’iter di rientro in possesso e nella disponibilità da parte del Comune deve trovare conclusione. Infatti il Comune ha adottato tutti gli atti finalizzati a completare il processo di reimmisione in possesso del bene, superando definitivamente la gestione provvisoria del Consorzio». Insomma, «nei provvedimenti che si sono succeduti da aprile ad oggi e da ultimo il decreto emesso nella data di ieri, il Tar della Calabria ha disposto che l’immobile di proprietà del Comune non puo’ essere utilizzato da nessuno senza autorizzazione dell’ente proprietario, ed ha evidenziato come il consorzio non abbia utilizzato il tempo concesso dal Comune a partire dal 28 maggio scorso per almeno avviare un ordinato sgombero della struttura».
Per il commissario Costantino, dunque, «occorre evitare che, attraverso messaggi fuorvianti, si possa cadere nella confusione tra la reimmisione in possesso dell’immobile del Comune che rimane impregiudicata e lo sgombero di alcuni beni mobili, Dispiace constatare che, invece, stamane si è impedito all’ente pubblico di rientrare in possesso del suo bene immobile, a inosservanza di un ordine emesso dall’autorità».
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