CATANZARO È iniziata l’era dei super manager. E i super manager hanno super stipendi. Il nuovo corso della Regione punta verso un accorpamento di competenze (molte, sicuramente le più “pesanti” convergono al decimo piano, cioè negli uffici della Presidenza) e l’indirizzo di Jole Santelli, nella fase di riorganizzazione, è chiarissimo: puntare su direttori generali di alto profilo, per i quali «conta il curriculum». Anche a costo di sfruttare qualche codicillo per retribuirli meglio degli altri dg.
È il caso di Francesco Bevere, neo arrivato capo del dipartimento Tutela della Salute. Il conferimento dell’incarico, arrivato nel pomeriggio di martedì, segnala – oltre ai passaggi standard – un evidente (e notevole) maggiorazione dello stipendio. «Al dottor Bevere – recita l’atto –, per l’incarico oggetto del presente provvedimento, è riconosciuto il trattamento ordinario previsto, ai sensi dell’art. 25, comma 4, della Legge regionale 13 maggio 1996, per i dirigenti generali integrato di un’indennità aggiuntiva di € 60.000,00 ex art. 10, comma 5 della legge regionale n. 31/2002, sulla quale sarà effettuato l’abbattimento di cui all’articolo 21, comma 3, della legge regionale n. 8/2010». Tra i cavilli dei decreti regionali ci si può perdere facilmente. Dunque proviamo a fare il punto. Per Bevere, oltre allo stipendio medio di un dg, che si aggira attorno ai 135mila euro, è in arrivo un super bonus da 60mila euro, ancorché diminuito del 25% (è il riferimento alla legge regionale numero 8 del 2010). Un surplus netto di 45mila euro, dunque, che porta lo stipendio a 180mila euro annui. Nessuno ha mai detto che la qualità è gratis. Interessante, però, notare come l’aggiunta si poggi su un cavillo che permette alla politica di aumentare la retribuzione a proprio piacimento. L’indennità in più, infatti, nasce da una frase semplice quanto vaga: «Il trattamento economico può essere integrato da una indennità commisurata alla specifica qualificazione professionale, alla temporaneità del rapporto ed alle condizioni di mercato relative alle specifiche competenze professionali». Questo “ragionamento” si traduce in 60mila euro per Bevere.
Altra nomina, altro comma di legge. Per Maurizio Borgo, neo segretario generale della giunta regionale, appare – nel decreto di nomina – una maggiorazione “classica”, prevista in una legge del 2002 e modificata successivamente nel 2005. Al «dirigente generale del dipartimento “Segretariato Generale”, ai sensi dell’art. 8, comma 2, della Legge regionale 7 agosto 2002, n. 31, sarà “corrisposto il trattamento economico previsto per i dirigenti generali maggiorato del 20%». Un bonus sostanzioso ma comunque inferiore a quello che si è guadagnato l’ex capo dell’Agenas. (ppp)
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