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Lotta ai clan del Catanzarese, chiuse le indagini su 29

Conclusa l’attività d’indagine dell’operazione “Orthrus” contro la cosca Iozzo-Chiefari. Vengono considerati federati ai Gallace. Ricostruiti omicidi per il controllo del territorio e infiltrazioni…

Pubblicato il: 30/06/2020 – 17:36
Lotta ai clan del Catanzarese, chiuse le indagini su 29

CATANZARO Sono 29 gli indagati ai quali è stata notificata la chiusura indagini nell’ambito del procedimento denominato “Orthrus” contro la cosca Iozzo-Chiefari attiva nei territori di Torre di Ruggiero, Chiaravalle Centrale e territori limitrofi. La cosca risulta essere federata con i Gallace di Guardavalle e in contrasto con i Procopio-Sia-Tripodi di Soverato. Al vertice del sodalizio vi sono Mario Iozzo, Antonio Chiefari, Giuseppe Gregorio Iozzo, Vito Chiefari, Raffaele Iozzo, Domenico Chiefari, Giuseppe Chiefari, Nicola Chiefari, Marco Sasso, Giuseppe Marco Marchese, Damiano Fabiano e Antonio Rei. Le accuse vanno dall’associazione mafiosa alle estorsioni aggravate, delitti in materia di armi, traffici di stupefacenti, fino all’omicidio.
Molti sono i capi di imputazione che allo stato restano stati omissati, segno che prosegue l’attività istruttoria a carico, probabilmente, di altri soggetti.
OMICIDI Le indagini condotte dai carabinieri e coordinate dal sostituto procuratore Debora Rizza, indicano i fratelli Giuseppe Gregorio Iozzo e Mario, detto “Marino” Iozzo, quali responsabili dell’omicidio di Graziano Allegrotti avvenuto a Chiaravalle Centrale il 9 gennaio 2005 in seguito a una sparatoria alla quale aveva partecipato anche Giulio Cortese (al fianco di Allegrotti). Il conflitto a fuoco sarebbe stato generato da da un litigio intercorso ore prima tra i nipoti di Allegrotti e una coppia di fidanzati. Un litigio che aveva portato alla resa dei conti tra le parti e aveva lasciato una vittima sul campo.
Mario Iozzo, Luciano Iozzo e Giuseppe Gregorio Iozzo vengono inoltre accusati dell’omicidio di Giulio Cortese e della convivente Inna Abramova avvenuto il 27 aprile 2009 a Chiaravalle Centrale. Un agguato a colpi d’arma da fuoco organizzato e premeditato.
APPALTI PUBBLICI Concorso eterno viene imputato a Giuseppe Garieri e Mario Salvatore Garieri, imprenditori edili che avrebbero agevolato le attività economiche della cosca permettendole di introdursi nel ramo imprenditoriale dei lavori edili pubblici. Con i soldi della cosca avrebbero acquistato mezzi d’opera utilizzati per l’esecuzione di lavori lungo il percorso della “Trasversale delle Serre”. Sempre tramite gli Iozzo, i Garieri ottenevano lavori pubblici o subappalti. 
Nel collegio difensivo gli avvocati Sergio Rotundo, Vincenzo Cicino, Eugenio Felice Perrone, Vincenzo Savaro, Domenico Pasceri, Francesco Antonio Gareri, Giovanni Russomanno, Fabio, Tino, Vincenzo Ioppoli, Saverio Loiero, Stefano Nimpo, Salvatore Staiano. (ale. tru.)

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