VIBO VALENTA Il Questore di Vibo Valentia ha emesso complessivamente tre provvedimenti di “Divieto di accesso ai luoghi dove si svolgono manifestazioni sportive”, il cosiddetto “Daspo”, nei confronti di due tifosi della squadra di calcio della “Us Vibonese” e, in relazione ad un’altra gara casalinga di quest’ultima compagine, a carico di un sostenitore della “Reggina”. In particolare, nel primo caso, attraverso l’analisi delle immagini registrate dalle telecamere di video-sorveglianza installate all’interno dell’impianto e dalle contestuali attività investigative, è stato accertato che nel settore “curva est” dei tifosi della “Vibonese”, durante l’incontro “Vibonese-Viterbese Castrense”, uno di loro, dopo un’accesa disputa verbale con un altro tifoso, scendeva dai gradoni del settore, travolgeva uno spettatore che intendeva trattenerlo e riusciva a raggiungere l’altro soggetto colpendolo con uno schiaffo. Quest’ultimo, reagiva a sua volta dando un colpo all’aggressore mentre i presenti cercavano di allontanarlo. Per tale circostanza, all’aggressore, già noto alla Polizia per aver scontato un Daspo in passato, è stato applicato nuovo provvedimento nella misura di 5 anni e con la forma aggravata delle “prescrizioni” a comparire presso un ufficio di polizia in giorni ed orari determinati in concomitanza delle gare di calcio indicate nel provvedimento. Il provvedimento è stato, poi, convalidato dal Gip del Tribunale a termini di legge. L’altro tifoso, invece, è stato raggiunto da un “Daspo” della durata di un anno trattandosi di un primo episodio registrato a suo carico.
Nel secondo episodio, relativo al derby “Us Vibonese – Reggina 1914”, all’interno della “gradinata” destinata ai tifosi ospiti, nell’occasione piena in tutti gli ordini di posto, un tifoso della Reggina accendeva un fumogeno all’inizio della partita mettendo a rischio l’incolumità dei numerosissimi spettatori ivi presenti. Nonostante tentativi di nascondere il gesto, il tifoso veniva individuato grazie alle immagini dell’impianto di video-sorveglianza dello stadio e ad una minuziosa ed attenta analisi delle stesse da parte degli organi investigativi che consentivano al Questore di Vibo Valentia di emettere anche in questo caso un provvedimento del “Daspo” nella circostanza della durata di un anno.
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