di Luca Latella
CORIGLIANO ROSSANO Il «bipolarismo» della Regione che «nega l’accesso agli atti» e pure di aver negato. Francesco Forciniti, da Corigliano Rossano, deputato del Movimento Cinque Stelle, da buon sibarita, nei mesi scorsi – visti gli appena 13 anni di ritardo – aveva chiesto al responsabile unico del procedimento dell’Ospedale della Sibaritide, il dirigente della Regione Domenico Pallaria – balzato agli onori della cronaca per non sapere cosa sia un ventilatore polmonare – di capire cosa stesse accadendo, tentando di dare una sbirciatina ai documenti. Ed a quella sorta di silenzio ricevuto in cambio, Forciniti ha replicato reiterando la richiesta.
«Qualche mese fa – racconta il deputato – avevo inoltrato istanza di accesso agli atti alla Regione Calabria per prendere visione di alcuni documenti del fascicolo relativo alla costruzione del nuovo ospedale della Sibaritide, il cui iter di realizzazione si trascina avanti ormai da tempo immemorabile, con i fondi già stanziati dallo Stato centrale addirittura nel lontano 2007. Il dirigente responsabile del procedimento, l’onnipresente e onnipotente Domenico Pallaria, aveva risposto negandomi l’accesso agli atti perché secondo lui avrei dovuto “spiegargli meglio” per quale motivo un deputato della Repubblica vuole vedere le carte relative ad un ospedale fantasma che il territorio aspetta da decenni, e che tanto comodo avrebbe fatto in un periodo come questo».
Armatosi di «santa pazienza» Forciniti ha scritto a una seconda volta a Pallaria ed alla presidente Jole Santelli «insistendo per avere le carte».
«Sapete cosa risponde stavolta Pallaria? Che non gli risulta – il portavoce grillino prosegue nel raccontare i dettagli dei colloqui epistolari – di avermi mai negato l’accesso agli atti. Sarà stato un caso di sdoppiamento di personalità – si chiede – oppure di sonnambulismo?»
Francesco Forciniti svela ulteriori dettagli e riferisce di aver inoltrato la seconda richiesta un mese fa. «Ho aspettato con pazienza e fiducia altri 30 giorni – dice – perché non volevo polemizzare a tutti i costi, ma ad oggi dei documenti richiesti non c’è ancora traccia».
«Questo è il livello di trasparenza delle istituzioni regionali calabresi» è l’amara considerazione del deputato di Corigliano Rossano che aspetterà ancora qualche altro giorno «e poi non escludo nulla. Spero che non mi vorranno costringere a rivolgermi all’autorità giudiziaria per avere le carte – chiosa Francesco Forciniti – perché sarebbe davvero una vergogna e una sconfitta per tutto il popolo calabrese, che non merita istituzioni e dirigenti così reticenti». (l.latella@corrierecal.it)
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