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La Santelli chiusa nel “fortino”, cresce il malumore tra gli alleati

Il “caso Catalfamo” sollevato dalla Lega è solo la spia di un sempre più profondo malessere nella maggioranza: il Carroccio e Fratelli d’Italia sollecitano un tavolo e una maggiore condivisione del…

Pubblicato il: 02/07/2020 – 13:44
La Santelli chiusa nel “fortino”, cresce il malumore tra gli alleati

di Antonio Cantisani
CATANZARO
Il “caso Catalfamo”, le tante piccole e grandi storiche emergenze che la straordinaria emergenza Coronavirus ha solo nascosto e magari aggravato (una per tutte, i rifiuti), le future scelte amministrative e politiche legate non solo alla Giunta ma anche alle tante postazioni strategiche di sottogoverno. Sale la temperatura nella maggioranza di centrodestra e cresce il malumore degli alleati nei confronti della governatrice Jole Santelli. La richiesta, piuttosto brusca, della Lega di chiarimenti sulla posizione dell’assessore regionale ai Trasporti Domenica Catalfamo, alle prese con un po’ di rogne giudiziarie, è solo la spia di malessere più profondo che in questi ultimi giorni sta attraversando il centrodestra: anche Fratelli d’Italia, nell’ultima assemblea di partito, ha sollecitato la convocazione di un tavolo di coalizione per il post-Covid alla Santelli, che ancora non avrebbe dato alcun riscontro.
Al momento i toni restano nei binari del “bon ton” classico tra gli alleati, ma nel futuro potrebbero diventare più pesanti, anche perché ulteriormente alimentati dalle tossine tipiche da campagna elettorale, quelle che già stanno affiorando nel centrodestra in vista delle Comunali: sulla piazza di Reggio stanno guerreggiando da un lato la Lega, alla quale, per accordi nazionali, spetta individuare il candidato sindaco, e dall’altro il deputato di Forza Italia Franco Cannizzaro, legato alla Santelli a filo doppio e strettissimo. Nota non troppo di colore e per nulla irrilevante: la Catalfamo sulla quale ieri la Lega, attraverso la dichiarazione del segretario Cristian Invernizzi, ha acceso i riflettori è a sua volta vicinissima a Cannizzaro. Quindi, per la Santelli un “campanello”, forse non di allarme ma un “campanello”.
Quanto alle trattative per le Amministrative di Crotone, Lega e Fratelli d’Italia si sono già accapigliati con Forza Italia, accusata dagli alleati di troppe fughe in avanti. Sono magari questioni ancora territoriali che però rientrano in un contesto più ampio e regionale, che vede Lega e Fratelli d’Italia accomunati da una considerazione, che è una velata critica alla Santelli: finora la governatrice è stata una “donna sola al comando”, ma questo atteggiamento magari poteva starci fino a qualche settimana fa, ora diventa inaccettabile in prospettiva futura. «La Santelli dà l’impressione di essersi chiusa in una fortezza, al decimo piano della Cittadella, da cui emette decreti, ordinanze, nomine non solo senza alcuna condivisione ma anche senza alcuna informazione», ripetono molti alleati del centrodestra.
Il “peccato originale” restano le prime nomine della Santelli, quelle degli assessori De Caprio “Capitano Ultimo” e Savaglio, che hanno alterato gli equilibri iniziali della coalizione, equilibri che non sono stati del tutto ricomposti nemmeno dopo la “creazione” di una nuova Commissione permanente del Consiglio regionale e l’”en plein” del centrodestra su tutte le otto presidenze. In arrivo ci sono le nomine di enti di sottogoverno particolarmente ambiti – Sacal, Sorical, Fincalabra e Calabria Verde – e questo non aiuta certo a rasserenare il clima, soprattutto se il tavolo che Lega e Fratelli d’Italia stanno sollecitando alla Santelli non si allestisce e la condivisione delle scelte continua a restare un miraggio. Poi, ci sono anche le questioni tematiche: sotto questo aspetto, esemplare è stato l’ultimo Consiglio regionale, nella discussione dell’ordine del giorno sull’ennesima proroga dell’emergenza rifiuti, con alcuni interventi dal gruppo di Fratelli d’Italia per nulla ”accomodanti” nei confronti di “Ultimo” (e quindi della Santelli). Un’altra “spia” di un malumore costante e crescente, che fa presagire un’estate calda nella maggioranza e porta più di un osservatore politico a ventilare un “ritocco” di Giunta già in autunno, dopo la tornata elettorale. (redazione@corrierecal.it)

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