di Fabio Papalia
REGGIO CALABRIA Con una lunga lettera indirizzata al sindaco, al presidente del consiglio e ai consiglieri di palazzo San Giorgio, Nicola Paris oggi si è dimesso da consigliere comunale di Reggio Calabria. Dopo avere lasciato la maggioranza del sindaco Giuseppe Falcomatà dunque, Paris, eletto consigliere regionale alle elezioni di gennaio 2020, lascia definitivamente anche lo scranno da consigliere comunale.
«Sono passati quasi sei anni da quel lontano 26 ottobre 2014 – ricorda lo stesso Paris nella lettera indirizzata agli ormai ex colleghi – quando con ben 1016 voti di preferenza sono stato eletto consigliere al Comune di Reggio Calabria tra le fila del Centro Democratico, risultato che ha rappresentato per me una grandissima manifestazione di fiducia da parte degli elettori, oltre che un onore ed una forte chiamata al senso di responsabilità».
Nell’amministrazione Falcomatà Paris non ha ottenuto un assessorato, che pure avrebbe gradito, ma negli anni è stato delegato dal sindaco alle “Festività Mariane”, ai “Grandi Eventi”, e da ultimo all’Edilizia scolastica. «Il mio più grande orgoglio – è il bilancio di quegli anni di Paris – è stato quello di avere sempre ascoltato le istanze del territorio prospettando le possibili soluzioni, al servizio di una comunità che mi ha supportato in questo cammino permeato da enormi responsabilità, dandomi la forza per continuare nel mio mandato politico con grande entusiasmo e determinazione non senza incontrare, a volte, grandi difficoltà nel raggiungere gli obiettivi prefissati». Anni vissuti all’ombra del primo cittadino, fino allo strappo del dicembre scorso, quando Paris ha annunciato pubblicamente la sua candidatura alle elezioni regionali del 26 gennaio nell’Udc, a sostegno della candidata presidente del centrodestra Jole Santelli.
Con le dimissioni di Paris, però, la maggioranza di Falcomatà non riacquisterà lo scranno “perduto”, tutt’altro. Prima dei non eletti, che sarà surrogata al primo consiglio comunale utile, è Stefania Eraclini, figlia di Giuseppe Eraclini, uno dei consiglieri comunali che formavano la maggioranza del sindaco Demi Arena. E proprio a causa dell’incandidabilità susseguente allo scioglimento per contiguità mafiosa del Consiglio comunale di Reggio Calabria, Eraclini non si era potuto candidare alle comunali del 2014, competizione alla quale ha partecipato la figlia Stefania, nella lista del Centro democratico. Quest’ultima appena entrerà in Consiglio, con la surroga, siederà dal primo giorno tra i banchi dell’opposizione. Suo padre, terminato il periodo di incandidabilità è dato per candidato al 100% alle prossime comunali. Ex presidente di circoscrizione, Eraclini non è nuovo ai cambiamenti. Come quella volta che, per assicurarsi l’elezione a consigliere provinciale, si scambiò “la maglia” con un altro candidato, anch’egli presidente di circoscrizione: Eraclini da Forza Italia passò in An e Antonio Eroi viceversa. Entrambi risultarono eletti. Ma quelli erano tempi in cui si faceva politica perché si credeva ancora in certi valori. (redazione@corrierecal.it)
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