PADOVA In risposta allo spot di Klaus Davi, ideato per promuovere il turismo nei Comuni della Locride, ma che in realtà ha generato solo polemiche e la bocciatura da parte della politica calabrese e del presidente della Regione Santelli, dal Veneto è arrivato un altro “spot”.
Un video promozionale che include il complesso termale di Abano e Montegrotto (il più grande in Europa con una media di 3.200.000 presenze l’anno) e dei Colli Euganei in provincia di Padova che smentisce il video finito al centro delle polemiche.
«A una provocazione abbiamo voluto rispondere in maniera costruttiva. Da nord a sud, l’Italia è un paese meraviglioso che va vissuto e goduto a pieno. Colpi bassi di questo genere non aiutano certamente un comparto che sta soffrendo come mai nella storia», ha dichiarato Umberto Carraro, presidente del Consorzio Terme Colli a Repubblica. «Natura, benessere, distanziamento sociale, salute e sanità, a differenza di quello che si racconta nel filmato, sono nostri cavalli di battaglia. Da noi si sta bene, esattamente come si sta bene in Calabria», ha aggiunto.
ZAIA: «È STATO UN BOOMERANG PER LA CALABRIA» «Non è stata una bella storia e poi il danno più grosso l’hanno fatto alla Calabria, perché ci sono stati un sacco di calabresi che hanno preso le distanze. È stato un boomerang». Così il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, è ritornato, nel corso di un incontro a cui ha partecipato, sulla vicenda dello spot dei Comuni della Locride contro il Nord.
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