COSENZA «Il 30 giugno è scaduta la gestione provvisoria degli impianti sciistici di Lorica affidata a Ferrovie della Calabria Srl e all’Arsac con cui il Comune di Casali del Manco ha stipulato apposite convenzioni. In vista di questa scadenza – afferma il consigliere regionale del Pd Carlo Guccione – avevo inviato un’interrogazione a risposta scritta al presidente Jole Santelli per capire quali provvedimenti intendesse adottare in merito al rilancio degli impianti e, in maniera più complessiva, in riferimento allo sviluppo dell’intero Altopiano della Sila. Dalla risposta pervenuta nei giorni scorsi emerge con chiarezza che non c’è alcuna strategia da parte della Regione per risolvere il problema».
«C’è un evidente rimpallo delle responsabilità – dice Guccione – visto che, ad esempio, il Dipartimento Infrastrutture-lavori pubblici-mobilità specifica che “per quanto attiene all’assetto gestionale degli impianti – affidati giusta DGR n. 578 del novembre 2017 solo provvisoriamente e nell’ottica del perseguimento del poziore interesse generale teso ad evitare il detrimento degli stessi e nelle more dell’espletamento di una gara ad evidenza pubblica a Ferrovie della Calabria srl con il supporto tecnico-professionale del personale Arsac all’uopo individuato – lo scrivente Settore rappresenta che competente a dar seguito alle richieste formulate è il Dipartimento Turismo e Spettacolo: lo stesso in ragione degli interventi ricadenti sul comprensorio silano alla cui realizzazione è preposto e in aderenza alla Dgr n.581 del 29-11-2019 recante “Finanziamento per la gestione degli impianti sciistici (…) nella stagione 2019-2020”, potrà esaustivamente riferire in ordine alle determinazioni da assumere, alle opportune azioni da intraprendere e ai provvedimenti normativi da adottare».
La stessa cosa accade per il dipartimento Turismo e spettacolo che dopo aver fatto un excursus degli impianti ricadenti nel comprensorio sciistico di Lorica afferma: «I quesiti posti, squisitamente tecnici e relativi ad interventi sugli impianti (tra cui la manutenzione periodica e straordinaria, e quelli relativi a piani di investimenti pluriennali di ammodernamento e potenziamento), sebbene a sostegno di una struttura sciistica a supporto del turismo, sono attinenti a interventi infrastrutturali e materiali compatibili con le attività di altri Dipartimenti regionali».
«Oggi più che mai, anche alla luce della risposta fornita alla mia interrogazione, è necessario accelerare le procedure – sostiene il consigliere Carlo Guccione – e pensare a un’idea progettuale che dia una soluzione stabile e consolidata per il futuro degli impianti a fune di Lorica. Ecco perché la Regione – così come ho scritto all’interno dell’interrogazione – dovrebbe avviare una rapida ricognizione tecnico-economica per poi assumere, con una specifica legge regionale, i criteri di affidamento, le modalità di compensazione ed i criteri di efficienza gestionale minima. Ma di tutto ciò non c’è alcun accenno nella risposta della Regione Calabria».
Il Dipartimento Turismo e Spettacolo in risposta all’interrogazione scrive: «Il Comune di Casali del Manco, a seguito dell’avvenuta consegna dei beni, piste e impianti ricadenti nel comprensorio sciistico di Lorica, ha pubblicato una manifestazione d’interesse per l’affidamento in concessione della gestione e conduzione degli impianti sciistici di Lorica; non essendo pervenute manifestazioni di interesse da parte di operatori economici privati potenzialmente interessati alla gestione, in data 11/11/2019, si è tenuto un tavolo tecnico in cui il Comune di Casali del Manco, in qualità di Capofila dell’Associazione dei Comuni denominata “Associazione per i Pisl”, l’Ente custodiale e il Dipartimento Infrastrutture, Lavori pubblici e Mobilità della Regione Calabria, si sono determinati adottando un Protocollo di intesa, condizionandone la relativa efficacia alla preventiva autorizzazione della competente autorità giudiziaria, prevedendo la possibilità di assicurare la gestione degli impianti di risalita e dei servizi annessi al Comune di Casali del Manco.
Con la D.G.R. n. 581 del 29/11/2019 la Giunta regionale ha inteso destinare l’importo di euro 750.000 a valere sull’Asse 6 del Pac 2014/2020 – azione 6.8.3. – al Comune di Casali del Manco (nella qualità di capofila del Pisl) per la gestione provvisoria dell’impianto».
«Dopo una ricostruzione precisa e dettagliata del Pisl “Sila Hamata in Sila Amena” e l’aver specificato che la gestione transitoria degli impianti risulta essere stata affidata fino al 30 giugno, non si fa alcun riferimento al futuro degli impianti di risalita – afferma Carlo Guccione – e alle procedure per rilanciare l’economia del settore e incrementare il turismo invernale nel cuore della Sila. Dobbiamo oggettivamente riconoscere che non sono impianti sostenibili da parte dei privati ma necessitano di un sostegno finanziario pubblico e di un gestore definitivo. Del resto, gli stessi impianti del Nord Italia sono in sofferenza, e al fine di raggiungere l’equilibrio finanziario sono dovuti ricorrere a sovvenzioni pubbliche, e per alcuni di essi la trasformazione societaria con una gestione a partecipazione pubblica- privata. La strada da me proposta, come ho ribadito nell’interrogazione e in alcuni recenti incontri con i sindaci del comprensorio e alcuni sindacalisti, è quella di creare una società in house della Regione per gestire gli impianti.
Servirebbe una specifica legge regionale. Si potrebbe partire da qui: l’affidamento in house, ovvero a soggetto pubblico costituito per valorizzare ed efficientare il know how gestionale accumulato degli impianti di Lorica, Camigliatello, ecc.; la definizione per ciascun impianto di rigorosi parametri di costi standard sulla base dei quali riconoscere le eventuali compensazioni al netto dei ricavi di esercizio e commerciali; l’introduzione di meccanismi di premialità in caso di performance positive; l’iscrizione in bilancio regionale a valere sul comparto turistico/industriale sia delle risorse necessarie per il sostegno dell’esercizio che per le attività di periodica e straordinaria manutenzione secondo un piano previsionale specifico per le caratteristiche di ciascun impianto; un piano di investimenti pluriennale di ammodernamento e di potenziamento del comprensorio sciistico».
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